giovedì 29 febbraio 2024

Essere importanti






Una bambina chiese alla mamma:

“Mamma, perché alcune persone si dicono importanti?”

“Forse hai sentito parlare dei VIP?” rispose di rimbalzo la madre.

“Sì! Sembra una bella parola!” esclamò la bimba.

“Si tratta di un’abbreviazione della lingua inglese che significa Very Important People. Generalmente è associata a personaggi dello spettacolo, attori, politici … insomma, persone famose. Però ti dico che quel tipo di importanza non mi piace!”

“Perché?” domandò la piccola.

“Tesoro, essere importanti ha un altro significato. L’origine latina della parola vuol significare <portare dentro>.

Ciò portare una persona nel proprio cuore. Per esempio, tu sei importante perché ti porto con me … sei nel mio cuore.”

“Che belloooo! Allora, se porto le mie amiche nel cuore…. saranno importanti?” disse stupita la bambina.

“Certamente! loro per te avranno importanza.”

Poi sorridendo, aggiunse:

“Sii prudente nel dire <non importa> perché sarebbe come dire a quelle persone non le vuoi dentro di te … e quindi non saranno per nulla importanti!”

“Ora capisco perché si arrabbiano quando non si sentono importanti!” esternò la bimba.

La madre riprese: “Il modo migliore per rendere le persone importanti è amarle … come faccio io con te!”

“Mamma, lo sai che tu sei importante per me?”

Una abbraccio concluse il discorso.

mercoledì 28 febbraio 2024

La saggezza






Quando tramonta il sole un ciclo si chiude.

 Si pensa che ci sarà un nuovo giorno, ma domani io sarò diversa da oggi e dimenticherò come sono stata.

Mi ritroverò un carattere modellato da ciò che ho fatto e dalla considerazione che mi hanno dato.

Crederò che sia stato tutta opera mia.

Vado avanti aiutata dal caso e dall’illusione per accorgermi dopo di tanta inconsapevolezza.

Il tempo è ineluttabile, ti costringe a cambiare, la biologia ti trasforma e si riflette sul modo di pensare e sul modo di affrontare la vita.

Si diventa saggi!

Una saggezza inutile poiché non è più in tempo per dare i suoi frutti e non è possibile neanche donarla. 

Chi dovrebbe riceverla non ne conosce il valore e anche se la ricevesse non ne sarebbe entusiasta… la vorrebbe costruita con le proprie mani, con la propria esperienza. 

La saggezza si costruisce lungo tutta una vita attraverso errori e fatica; assume le forme di chi la possiede; non è ereditabile. 

Si tratta di un tesoro che nessun ladro ruberebbe.

La saggezza fa eco nel tempo … quando qualcuno ti ricorderà dicendo: “É stata una grande e buona persona!”

Allora, la saggezza sarà andata via con chi l’ha inseguita per tutta la vita.

martedì 27 febbraio 2024

Educare al sentimento







I sentimenti sono flussi emotivi che si sperimentano per esserne stati investiti. 

Gli antichi vivevano i sentimenti attraverso le storie mitologiche. 

Se guardiamo alla storia greca ci ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti possibili, Zeus il potere, Afrodite l’amore, Atena l’intelligenza, Apollo la bellezza, etc. C’era tutta la fenomenologia dei sentimenti umani. 

 Nell’era contemporanea invece li impariamo attraverso la cultura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, il suicidio, la passione, il romanticismo. 

Ma se la cultura non viene “frequentata”, “assimilata” e i libri non vengono letti, se la scuola insegna a fare e non a pensare, allora il sentimento non si conosce. 

E se la cultura non si forma, gli adolescenti rimangono a livello d’impulso o al massimo di emozione. 

Così è importante “insegnare” il sentimento, prendendo esempio e facendosi esempio e poi, crescendo, con la scuola dove si apprende dalla storia e dai poeti tutta la gamma dei sentimenti, i loro nomi e i loro possibili percorsi. 

É solo grazie a questo corredo culturale si acquisisce quella sensibilità intima capace di distinguere il bene dal male, l'amore dall'odio, la partecipazione dal l'indifferenza.

lunedì 26 febbraio 2024

Sintomi di ignoranza







L’ignoranza è una malattia che mostra sintomi compiacenti al proprio egoismo. Solitamente esprime uno stato di ozio mentale che esclude la personalità dalla sana socializzazione. 

Si possono rilevare le seguenti caratteristiche:

- addormenta la mente: scarsa razionalità che conduce ad attività ripetitive prive di gioia;

- fiacca la volontà: invita a non far nulla, suggerendo che i problemi si risolvono da soli;

- affatica l'ascolto: ascoltare produce sforzo poiché è difficile provare empatia;

- favorisce la critica maligna: denigrare le conquiste di altri é una specie di vendetta;

- culla l'invidia: ci si crede più forti e più belli di tutti;

- ridicolizza il merito: ogni traguardo raggiunto da altri è frutto di fortuna o di raccomandazione;

- rende leggeri i pensieri: parla con frasi fatte ed è superficiale;

- giustifica i fallimenti: quando sbaglia non è mai colpa sua;

- si circonda di incapaci: preferisce la mediocrità dei suoi amici per nascondere i propri limiti.

domenica 25 febbraio 2024

I miracoli della cultura







Esistono le persone dolci, estremamente gentili, così naturalmente predisposti che fanno star bene chiunque li accompagna.

Un giorno mi avvicinai a una di queste straordinarie persone e chesi:

“Dimmi Renato, cosa fai per essere così sereno, pacifico tra la gente? Sei capace di trasmettere simpatia e mettere agio con semplicità!”

L’amico mi guardò un po’ sorpreso e con il suo solito sorrisetto mi rispose:

“Paola, quotidianamente ascolto musica, leggo qualche poesia, mi immergo nella letteratura e ammiro l’arte. 

Queste attività sono le mie preghiere del mattino, le mie medicine contro il vuoto dell’anima, la tristezza nel cuore e il pessimismo nel futuro.”

Mi piacque la sua risposta, ma insistetti a farlo parlare: “Devi essere un eletto per avere questa tua buona predisposizione.”

Lui rispose:”É vero! Il segreto sta nella fortuna di aver avuto dei genitori che mi hanno regalato la passione dei sentimenti e, la cosa più importante, il sapore del sapere.

Conoscere ogni cosa é il modo più bello per vedersi in mille aspetti diversi … significa avere la possibilità di misurarsi in modi diversi … vivere come se ti moltiplicassi in tante e interessanti persone.

Questo è il miracolo che la cultura é capace di compiere tutti i giorni!”

sabato 24 febbraio 2024

Abituati a uccidere il presente







Conduciamo la vita come se il nostro tempo fosse infinito.

Usiamo riferirci al domani con la stessa certezza che con cui il sole sorgerà.

Seppure un giovane ha una lunga prospettiva di vita, non abbiamo nessuna garanzia che domani ci si svegli o che la salute sia forte come oggi.

Questa illusione della certezza del domani ci dà il lusso di rimandare ciò che si potrebbe fare subito … dimenticando che saremo diversi e non sappiamo se le condizioni rimarranno le stesse.

Se amiamo qualcuno, ogni opportunità rimandata nel tempo di mostrare il nostro affetto resta un’occasione persa.

Inoltre, il nostro essere ha bisogno di tanti momenti dolci, vuole continue rassicurazioni d’affetto, astenersi dalle buone iniziative fidando sul domani, crea ansia nell’attesa che potrebbe essere infinita.

Usiamo il presente in ogni nostro pensiero! 

Abituiamoci a vivere un futuro corrente!

Abbiamo molto passato nella mente, poco presente e moltissimo illusorio futuro. 

Sebbene il passato non si possa vivere e il futuro non esista, ci moviamo in un presente in cui non sfruttiamo le nostre qualità migliori.

Siamo nati per amare in ogni momento e se non sempre può essere possibile… il sorriso, le buone maniere, il rispetto, la gentilezza sono i mezzi che ci esprimono nelle relazioni e ci danno il vero senso di esistere.

Quindi non uccidiamo il presente abituandoci a rimandare.

venerdì 23 febbraio 2024

Ti voglio bene, bambina mia.








Non ti capisco, figlia mia!

Sei nata da me, ma sei diversa da me !

Ti ho voluta.

Ti ho desiderata.

Ora non  voglio vederti triste, spenta.

Alla tua età la voglia di vivere urla.

Dai, su! Aprimi il tuo meraviglioso sorriso e rendi questa mamma felice. Falla brillare come una stella tra le stelle.

Sei il mio tesoro!

Sei l’aria che resipiro.

Sei cuore nel mio cuore.

Ricordo ancora il tuo piccolo visino … quando appena nata mi cercavi con gli  occhi  e ti annidavi al mio petto.

Eri il mio dono preparato dal Dio buono.

Eri la luce accesa sul mio sentiero buio.

Splendevi nel mio cuore e le mie emozioni si accendevano come fuochi d’artificio.

Oggi, sei più bella che mai.

Hai il potere di colorare il mondo di te e darmi occasione di essere orgogliosa.

Tu non sai quanto immensa sei!

Tu non immagini quanto intelligente sei!

Nessuna bimba è come te 

perché tu sei mia figlia

la migliore che potessi avere.

Prova a sorridere seppure ti è difficile … seppure hai dentro il dolore e sei vicina a piangere.

Sorridi e vedrai quanto sia bello vivere …. ed io non potrò resistere dal piangere di gioia !

giovedì 22 febbraio 2024

il coraggio come virtù

Che cosa è Il coraggio ?

É la Forza d'animo che consente di affrontare, dominare, subire situazioni pericolose, difficili, dolorose, nella consapevolezza del rischio che si corre.

Anticamente, il coraggio si legava agli eventi di guerra, oggi si richiama in molti e diversi ambiti della vita sociale: 

il coraggio di dire la verità; 

il coraggio di esporsi alla critica; 

il coraggio di affrontare un difficile viaggio;

Il coraggio di misurarsi con la malattia.

Questi sono solo pochi esempi, ma sufficienti per capire che il coraggio é antagonista alla paura.

L’essere umano è limitato nelle sue facoltà e quando la necessità vuole quelle straordinarie, ecco che subentra la paura. 

Il corpo va in tensione, la ragione abbandona la mente che già si proietta all’imminente futuro.

L’inconscenza non ha bisogno del coraggio. L’ignoranza non ha bisogno del coraggio.
Il matto non sa neanche cosa sia!

Il vero coraggioso decide e agisce a dispetto di ogni pericolo, assumendosi ogni responsabilità legate alle conseguenze delle sue azioni, in linea con l’etica umana.

Essere coraggiosi è anche essere un pò martiri.

mercoledì 21 febbraio 2024

Uno strano malessere coniugale



Due vecchi amici si incontrano per strada dopo il lavoro.

“Stefano , ti vedo triste e dimesso, cosa ti succede?”

“Purtroppo, in casa non vivo con serenità! Quella santa donna di mia moglie mi fa spesso arrabbiare.” rispose l’amico.

“Che cosa fa di tanto brutto?”

“Beh, niente di eclatante, ma i suoi lamenti mi danno ai nervi! Basta che trova qualcosa di mio fuori posto ed ecco apriti cielo. 

Comincia a dirmi non sono la tua serva e poi inizia a parlare del passato e di cosa avrebbe voluto fare, sono costretto ad uscire di casa per non sentirla più!”

Giuseppe intuì lo stato di insofferenza di Stefano e chiese:

“Se tua moglie non è contenta di te perché non ne parlate e decidete di separarvi?”

“Sembra facile per te questa soluzione, tuttavia non sento di volerla abbandonare, nei pochi momenti di serenità lei è totalmente diversa, molto attenta a me e ai miei bisogni! In quei momenti è una persona docile e affettuosa, sò di essere incoerente. Eppure c’è qualcosa in me che mi lega a lei.”

Giuseppe sorrise e disse:”Stefano, tu ami tua moglie e i suoi lamenti ti risuonano come rimproveri che non sopporti.

Considera un particolare. 

Chi abbandona la propria compagna, non ha remore che frenano la sua iniziativa. 

Magari sa che lei la prenderà male, potrà fare scenate, ma non desisterà dalla sua decisione. 

In questi casi non è mai esistito amore e i due compagni stanno insieme per reciproca convenienza, si tratta di specie di simbiosi, tipica degli animali che vivono attaccati l’un l’altro perché ne ricavano benefici, detto  in altro modo, si affittano reciprocamente.”

“Forse hai ragione, Giuseppe. Sai, a volte invidio chi non si fa problemi e pensa egoisticamente a se stesso.”

“A dir la verità, io non vorrei appartenere a quella specie perché in fondo queste persone sono anime sole, svuotate di emozioni, votate a cercare qualcosa di cui non hanno una chiara idea.

Caro amico mio, andiamo a prendere un caffè e pensa a quanto sia inutile arrabbiarsi quando sei importante anche per una sola persona.”

Stefano si sentì risollevato, aveva  dimenticato la sua tristezza.

martedì 20 febbraio 2024

Perché devo studiare



La società cambia perché cambiano i valori, i giovani vedono la scuola come luogo di privazione e la cultura come prerogativa dei vecchi.

Il fare si impone sul pensare.

Secoli di filosofia sbriciolati dalla logica consumistica e della sregolatezza.

Un ragazzo discuteva con il suo professore : “Mi mandano a scuola per imparare la storia, la matematica e tutte le altre materie inutili che sicuramente dimenticherò.

Non sapete quanto m’importa di Garibaldi o delle equazioni!

Mentre io perdo tempo a scuola, un mio amico lavora, il sabato gira in macchina e offre da bere agli idioti come me!”

Il professore scosse la testa, sapeva che il suo allievo aveva perso la fiducia in ciò che i genitori gli raccomandavano, così tentò una risposta:

“Caro Emilio, capisco il tuo punto di vista, però per qualche minuto ascoltami attentamente.

Una persona che vuole avere un ruolo importante nella vita, deve necessariamente avere doti che gli permettono dare qualcosa di valore al prossimo, tra le doti più belle e potenti si trovano la sana ragione e il cuore buono.

Queste doti si sviluppano con l’educazione al pensare e l’attenzione all’anima.

In questo senso, la storia, la matematica, la fisica e tutte le altre discipline sono ottimi formatori. Dimenticherai molte cose ma saranno servite a farti nascere le tue idee … quelle che avrai solo tu, diverse dagli altri ma sempre eccezionali.

Anche i tuoi modi saranno influenzati da pensieri nobili, gentili, eleganti.

Tutto questo succede lentamente attraverso lo studio e procede fino a fare emergere le tue naturali inclinazioni.

Di te diranno che sei una persona colta, amabile, intelligente, autorevole.

Il tuo amico che ha abbandonato la scuola e oggi va in giro con la macchina, potrà accumulare denaro, concedersi il lusso, però un giorno si sentirà piccolo davanti a te. 

Tu potrai essere umile quanto vuoi, ma lui ti vedrà come un Dio.

La cultura dona aristocrazia all’anima. Quando parli o scrivi componi pensieri armonici pieni di giudizio. 

In ogni attività in cui sarai convolto saprai svolgerla al meglio e diventerai esempio.

Quando invecchierai vedrai il tuo corpo deperire con la mente ancor giovane e con tanta voglia di continuare a imparare.

Se vuoi rinunciare a questo grande obiettivo, non frequentare più la scuola.”

lunedì 19 febbraio 2024

Temere il fallimento e i pregiudizi


Francesco e Anna erano due giovani fidanzati, sognavano l’amore.

Lei era figlia unica di famiglia umile. il padre era un agricoltore. In casa non mancava nulla.


Anna conduceva una vita regolare circondata dagli affetti più cari.

Il suo carattere era gioviale, agli amici piaceva la sua compagnia.


Francesco era diverso, proveniva da una famiglia numerosa, suo padre era un maestro di scuola del paese, persona stimatissima.

Aveva tutto quello che desiderava, gli bastava domandare che tutto gli era dovuto.


Era l’unico maschio di sei sorelle 

I due giovani erano innamorati da tempo e desideravano coronare il loro sogno d’amore.


Una sera Francesco colse l’occasione per rivelarsi alla sua amata:”Cara un giorno ci sposiamo, formiamo una famiglia, saremo felici.“


Anna restò incredula, non credeva ancora a quello che le stava accadendo, erano anni che aspettava questo momento, finalmente la vita la stava ripagando.


Arrivò il giorno del matrimonio dopo qualche anno... e all'improvviso tutto cominciò a cambiare, senza rendersene conto, l'amore finisce.


Anna oggi è distrutta dal dolore, ha un bambino piccolo e un altro in arrivo è sola, disperata non sa cosa fare.

Nella sua mente affollano pensieri di cosa potrà dire la gente  che mormora, giudica e alla fine condanna:

 ′′ hanno fallito nel loro matrimonio". 


E non è vero…Anna lo sa bene, 

la gente non conosce la Verità, parla per sentito dire…


La gente sostiene che il fallimento, avviene perché non si è stati capaci di tenere unito il legame d’amore ma qualcuno ha preferito giocare ad essere ′′ la famiglia perfetta o ingannare il proprio partner, i figli e se stesso”…


Anna  ama suo marito , è una mamma premurosa che pensa al bene per i suoi figli, decide insieme a Francesco, la soluzione meno dolorosa per tutti, restare insieme era fallire, sarebbero stati solo per convenienza reciproca manipolandosi a vicenda  attraverso i figli. 


Sarebbe stata una vita buia, monotona, non arrivare sereni a casa dopo il lavoro ed elemosinare l'amore di chi non ti ama più. 


Francesco non voleva fingere di amare o rimanere con Anna per paura della solitudine. 


Entrambi sapevano che non dovevano temere il fallimento e vivere con il timore che qualcuno  potesse giudicarli ′′ cosa diranno " ma lottare per essere sereni…nel rispetto e coraggio  di non vivere nel fallimento e preservare ai figli una vita senza conseguenze psicologiche.

domenica 18 febbraio 2024

Nel mio volo a metà



Sei il mio vivere, dove sei ora?


Ti sento nel mio respiro, eppure, devo andare avanti senza fermarmi a guardare indietro, prendere la rincorsa e poi precipitarmi a raggiungere tutti gli obbiettivi, proprio come eri solita fare tu. Tuttavia, non è facile. 


Ogni passo è una fatica, perché tu non ci sei e non posso fare a meno di voler dormire per sognare di te perché è li che posso ritrovarti.


Chi meglio di te poteva comprendere il mio vivere, con Il tuo canto, i tuoi occhi, la tua bellezza e, soprattutto, il tuo cuore.


La tua assenza, mi fa vivere una realtà diversa, nella quale tu non sei tangibile e nella quale non lo sarai mai…ma continui ad essere la prima persona alla quale rivolgo il mio pensiero più bello.


Non ho avuto abbastanza tempo, per godermi la vita insieme a te, ma la vita va avanti ugualmente e nella realtà nulla sarà come prima perché andandotene hai portato con te un pezzo di me 


Ti confesso che è strano, per me, parlare di te ora, senza averti avuto mai accanto, ancor di più vedere  la tua casa dove hai vissuto, calpestare lo stesso pavimento e girare per le stesse stanze vuote che ti hanno vista padrona. Guardare con occhi lucidi la tua camera dove hai trascorso gli ultimi momenti della tua esistenza e non udire le tue risate, non potermi rallegrare del sorriso e della gioia che sprigionavi, non ti nascondo, mi ha intristita…


Ti dirò mamma, che è come vivere una situazione estranea al mio cuore, nella quale c’è un vuoto pieno di parole, di rabbia e dolore che non passa per coloro che ci hanno privato dell’amore che avresti potuto riversarmi  e anche se, con il vento sei volata via, il vento, non potrà mai cancellare il nostro Amore perché tu sei il mio volo a metà 

sabato 17 febbraio 2024

Raccontare la Mafia


La mafia non è facile da raccontare ma possibile: lo fanno tutti i giornalisti, che hanno dato tanta testimonianza.


La mafia si descrive come un’organizzazione criminale e pervasiva che ha tanti volti e risvolti con radici nel sud d’Italia sviluppata poi anche nel Nord, in Europa e nel mondo. 

La mafia, si nasconde e si rivela all'occorrenza, agisce nell'ombra e alla luce del sole.


Nessuno, nasce mafioso 'ndranghetista, ci sono, però, persone che vengono messe al mondo per diventarlo, nell’età dell’adolescenza, sono già uomini formati.

Vivono una guerra , cresciuti imparando una sola “regola”: quella mafiosa. 


Giovani che per conto dei loro padri, latitanti o in galera, hanno chiesto il pizzo, hanno trafficato droga, hanno ucci­so. Fa parte delle loro regole, non si può dire di no, non sono ammessi tentennamenti o passi indietro. 


La storia di Carlo è di esempio:


Carlo era un’adolescente uno di loro,il padre fu ucciso in un agguato ma­fioso quando era ancora piccolo, i fratelli  arrestati per omicidio, Carlo si sente abbandonato a se stesso, si presta al ruolo che la ‘ndrangheta gli ha assegnato, si prepara alla stessa sorte dei fratelli maggiori.


La notte la trascorre in compa­gnia di pregiudicati, a scuola non ci va, trasgredisce le regole che mamma Anna tenta di inculcargli. Lei è una donna stanca, non ha la forza di indicargli una direzione diversa.


Passano gli anni, Carlo è ostaggio di un mondo che non ha scelto, finché un giorno viene sorpreso dalle forze dell’ordine con degli amici attorno a un’auto per furto e danneggiamento.


Carlo, viene inserito in una co­munità fuori dal suo paese, dove gli sarà fornita una seria alter­nativa culturale, grazie a coloro che si sono impegnati a indicargli una soluzione adeguata ne è uscito a testa alta, collabora con lo Stato, si auspica affinché  quest’ultimo, si impegni a fornire  al contesto mafioso una valida alternativa da cui questi giovani provengono e non affondare al dolore di queste famiglie 

venerdì 16 febbraio 2024

Un ministrante biricchino








Nei tempi moderni, durante la messa, nel momento delle offerte si utilizzano dei cestini o delle piccole sacche per raccogliere  le monetine o nei casi di generosità, delle banconote.

In una parrocchia c’era un chierichetto abbastanza birichino. Egli tratteneva qualche moneta per le sue piccole necessità. 

Il prete, conoscendo il ragazzo, era sempre in allerta con lui.

Voleva che il ragazzo si rendesse conto da solo del suo antipatico comportamento.

Una domenica la chiesa si riempì tantissimo; questo significava che il cestino delle offerte doveva essere abbastanza più pesante del solito.

Il buon parroco non aveva bisogno di contare le monete per stabilire il ricavo totale. Egli soppesava il cestino con le sue mani esperte ed era in grado di dire con buona precisione l’importo totale del denaro.

Quel giorno il ministrante approfittò dell’abbondante raccolta e prese una bella manciata di soldi e la infilò nella sua tasca. 

Finita la messa, salutò il parroco che lo ringraziò per il servizio prestato , il buon uomo vide che il cestino quella volta non era così pieno come aveva preventivato così richiamò il ragazzo invitandolo a correre verso di lui.

A questo punto tutte le monetine che aveva in tasca cominciarono a far rumore. 

Soltanto allora l’uomo capì il motivo di quell’alleggerimento.

Si rivolse al ragazzo e gli disse: “Caro figliolo, abbi cura di comprarti un bel gelato con i soldini che hai in tasca!”

il ragazzo capì ed arrossì ma non disse nulla.

giovedì 15 febbraio 2024

Serve festeggiare San Valentino?

Mi sono chiesta se Festeggiare San Valentino abbia un senso.

Molti affermano che sia soltanto un appuntamento di natura formale, una tappa del consumismo, un’occasione per l’ipocrisia.

Dicono che bisogna essere innamorati sempre e non ricordarselo solo quel giorno!

Sarà pure vero! 

Sarà sicuramente vero per coloro che portano dentro il seme dell’insoddisfazione sociale, per coloro che si sentono sfortunati o non completamente in pace con se stessi e il mondo.

Io credo che festeggiare significhi far riconoscere il proprio sentimento a chi vuoi bene e vorresti farlo portando tutto il mondo come testimone.

Festeggiare significa celebrare un evento “con gli altri”.

Nel momento che si festeggia si mostra se stessi e si “con”clama un sentimento che di solito è dichiarato privatamente.

In tali occasioni si impone la riflessione che coinvolge la ragione in un fatto di cuore. 

Si è esseri pensanti che “usano” l’anima.

Non si ha tempo per festeggiare tutti i giorni … ci sono tante altre occupazioni e/o distrazioni.

Ci sono i problemi del vivere: studio, lavoro, famiglia, salute … eccetera.

Quindi ben venga quel momento in cui si dice “Fermi tutti! Oggi voglio dirlo a tutti che sono innamorata, che sono una mamma, che sono una donna, che sono libera, che reclamo i miei diritti di essere e pensare.”

Lasciatemi festeggiare San Valentino, la festa della mamma e della donna, la festa della liberazione e ogni altra festa, perché ogni occasione sia un risveglio, un modo di riscoprire valori che tendono ad assopirsi e a spogliare l’umanità dai suoi  veri abiti, cuciti di emozioni e momenti condivisi.

mercoledì 14 febbraio 2024

Miracoli della mente


La mente umana è la grande invenzione del nostro Creatore. 

Compie continuamente miracoli a cui non diamo nessun peso. 

Si misurano con la fantasia  sorprendente e una creatività che supera la magia. 

La mente lavora con le immagini da cui si originano pensieri responsabili di stati d’animo. 

Non esiste niente in natura di così perfetto …. direi di così divino.

Purtroppo, il suo funzionamento si affida alla biologia e il suo riconoscimento all’etica.

Se la biologia fallisce la mente galoppa come un cavallo pazzo e procede fino alla sua autodistruzione.

Il governo della mente incatena i suoi capricci attraverso uno schema educativo imposto per motivi di coesistenza con altre menti.

L’educazione è la sua affettatrice che la modella attraverso continue mutilazioni della sua esuberanza.

La mente si eclissa piacevolmente quando temporaneamente abbandona il trono nelle mani del cuore.

I due non possono stare insieme… sono fratelli nati in momenti diversi della vita e sono stati educati da due maestri diversi: Ragione e Amore.

Questi due maestri … insieme fanno i miracoli di tutti giorni della cui straordinarietà non ne siamo consapevoli.

martedì 13 febbraio 2024

Femminismo vestito da uomo


Tonio era un uomo saggio, cultore delle buone maniere e soprattutto rispettoso delle donne.

Un giorno una sua amica gli chiese:

“Tonio, che cos’è per te il femminismo?”

L’uomo si sentì come colui a cui chiedi di svuotare un lago con il secchiello. Tentò una risposta: 

“Un movimento dell’animo femminile che vuole reclamare la parità dei sessi in tutti i settori della società.”

La donna rise:”Tonio, non voglio una risposta da vocabolario!”

“Allora, non porre la domanda ad un uomo che non vive da donna!” ribatté scherzosamente l’uomo.

“Sforzati a pensare da donna. Tu cosa faresti?” domandò la donna.

“Beh, io partirei da una considerazione!

Farei una battaglia stile uomo, userei le armi che usano gli uomini.”

“cioè?”

“L’attuale società ci pone in competizione. Vince e avanza il più bravo, scaltro, furbo, forte … chi si impone con la propria personalità.

Perde il debole, il timido, il riservato … chi si lamenta e reclama.

La donna dovrebbe imporsi con la sua intelligenza senza far rumore con le parole e senza usare il sesso come arma nascosta.

La persona che vale … che propone le proprie idee con autorevolezza non ha sesso. 

In una società consumistica ti si chiede innanzitutto cosa sai dire e cosa sai fare. 

Il profitto e la capacità scelgono il leader. 

Fino a quando la donna si limiterà a urlare soltanto la sua presenza, le sue condizioni muteranno alla velocità del bradipo!

Quindi cara amica mia , se fossi una donna mi impegnerei ad essere la miglior donna possibile e fare passare in secondo piano le fattezze fisiche.

Il corpo femminile rema contro questa prospettiva…. da uomo non sono certo che far perdere la femminilità a una donna valga la pena, metterla sotto accusa per il semplice fatto che alcuni ne abusano é sbagliato. D’altronde se la natura ha creato il corpo femminile in quel modo un motivo c’era, forse ha previsto il risvolto maschilista come una delle tante malattie del corpo e della mente.

Come vedi, il problema non è semplice e va risolto con la convinzione che ogni donna deve pensare meno a rivalersi e più a valere!”

lunedì 12 febbraio 2024

Malattia dell’anima


Daniele era considerato da tutti un ragazzaccio, a scuola era stato responsabile di bullismo nei confronti di un compagno caratterialmente debole e timido.

La sua cattiveria diventava più evidente quanto più la vittima si mostrava martoriata.

Un giorno Daniele passò davanti ad un vecchio barbone seduto per terra mentre mangiava un panino con un pò di formaggio.

Colse quell’occasione per tirar fuori la sua cattiveria, si avvicinò all’uomo e disse: “Beato te che mangi! Mi dai un po’ del tuo panino?”

Il barbone, sorpreso dalla richiesta, non rispose ma allungò la mano per cedere tutto il panino al ragazzo.

Il ragazzo prese il panino e subito dopo lo scaraventò per terra ridendo della sua bravata.

L’uomo resto impassibile, si alzò e raccolse il suo panino da terra e riprese a mangiarlo come se non fosse successo nulla.

Daniele impietrito dalla mancanza di reazione del barbone, domandò:

“Scusami … perché non ti sei arrabbiato?”

L’uomo capì che aveva sorpreso il ragazzo e rispose:

“Perché dovrei arrabbiarmi? Il tuo comportamento è una reazione provocata dalla tua malattia!”

“Ti sbagli! Io sono perfettamente sano e ho volutamente farti un dispetto !” replicò il ragazzo.

“La malattia di cui parlo è molto più grave di quella fisica! É quella che ti ha preso il cuore, nessuno ti ha insegnato ad amare. Nessuno ti ha dato del Bene e non sei in grado di darlo a nessuno e forse non sai neanche riconoscerlo.

Quindi non ho nessun motivo per arrabbiarmi… se lo facessi aggiungerei altra sfortuna alla tua triste condizione della tua anima.”

domenica 11 febbraio 2024

Sorridere per essere speciali

Annetta era una bambina vivace, amava tanto stare con il nonno, da lui riceveva ogni cosa, non soltanto dolci e cioccolate, ma anche belle parole.

In una occasione gli chiese: “Nonno, perché vuoi che la gente sorrida?”

“Perché quando si sorride, si è più belli, vedi  la gioia sul viso e ne sei contagiata!” rispose il nonno.

“É vero? Mi dispiace perché molte persone faticano a sorridere, forse i guai costringono alla tristezza.” 

“Cara Annetta, molte persone anche senza guai dimenticano di sorridere, si sono abituati ad essere seri … forse per non apparire scocchi, i clown fanno ridere perché fanno cose sciocche  e a nessuno piace sembrare sciocco.

Invece, è così bello ridere e sorridere.

Il cuore sporge dalla finestra della tua gioia e qualsiasi problema diventa più piccolo di quanto non lo era prima!”

La bambina incalzò con un’altra domanda: “Nonno, tutti i bambini ridono ma non sono sciocchi, vero?”

“Ai bambini é concesso ridere perché sono puri e non hanno ancora l’età del giudizio. Per gli adulti è un po’ diverso … devono far capire chiaramente perché ridono  … se non vogliono essere considerati matti!

Lo sai Annetta che per gli adulti è anche difficile mantenere il sorriso più di qualche minuto?”

“Perché?” domandò la bimba molto interessata alla risposta.

“I clown disegnano il sorriso sul viso preoprio perché è faticoso mantenerlo a lungo.”

“Che strano! Sorridere é così bello ma faticoso!” Annetta si mostrò incredula.

“Voglio darti un consiglio, piccola mia, ricordati di sorridere sempre quando qualcosa ti costringe ad essere triste.

Però è anche importante che ti accompagni con chi si mostra gentile e sorridente. Questo tipo di persone sono speciali, ti creano un piccolo paradiso sulla terra.”

La bimba abbracciò suo nonno e gli disse: “Nonno, tu sei speciale!”

sabato 10 febbraio 2024

Vuoto d’amore






Amore sei andato via troppo presto.

Che sarà di me?

Ho spento la luce … dai, vienimi accanto!

Mi è difficile stare da sola in questo enorme letto.

Era così piccolo quando c’eri tu!

Amore scendi giù dal cielo … anche soltanto per pochi minuti. É tanta la voglia di rivederti. 

Non starei nella pelle per abbracciarti.

Ti giuro che se ci fosse una scala per venir da te l’avrei già appoggiata all’albero più alto.

Quante parole ci siamo inventate per dirci che ci amavamo, quanti progetti abbiamo fatto e poi … 

No, non voglio piangere, mi dicevi che piangono i bambini, ma io ora senza di te sono una bambina.

Faccio di tutto per non pensarti e invece la voglia di noi ti riporta nel mio respiro.

Chi ci potrà ridare ciò che abbiamo perso? Chi potrà crederci per come ci siamo amati? 

Forse, il nostro amore era troppo bello per essere vero, troppo grande per essere vissuto. 

É da un pò che cammino con il cuore spento e ogni notte vado a letto con l’illusione che sei lì ad attendermi. 

Stringo quel tuo cuscino per cercare ancora qualche traccia di te. 

Mi rigiro nelle lenzuola per sentire quella stretta che soltanto tu potevi darmi.

Mi addormento con l’ansia di averti nel sogno. 

Almeno lì nessuno potrà impedirmi di stare con te.

venerdì 9 febbraio 2024

Testamento di un’innamorata

Trascorrevamo intere notti tra carezze e discussioni, si parlava di tutto a pochi centimetri dalle nostre bocche, il caldo del respiro lo sentivamo per restare ancora più uniti. 

Tra domande senza risposte, immaginavamo un futuro impossibile. 

Ero presa dal tuo fascino che mi rapiva. 

Raccoglievo emozioni con lo sguardo incantato a quella stella che mi distraeva dal tuo sguardo.

Vivevamo un’autentica magia.

Momenti che non torneranno più!

Ricordo quanto ero convinta che niente poteva cambiare mentre mi perdevo nei tuoi sensi e anelavo per un altro tuo bacio.

La vita è fatta di momenti… a volte irripetibili, confusi tra sogni e realtà.

Soltanto quando ti rendi conto che non si può tornare indietro si capisce il valore che avevano.

Oggi posso raccontarti che cosa è la nostalgia che avvolge ogni mio pensiero rivolto a te.

Riverso nelle parole l’infinito di un sentimento che so già non potrà mai essere contenuto. 

Avranno la forza di scuotere i cuori freddi … quelli che non si sono mai innamorati.

giovedì 8 febbraio 2024

I doni del dolore

Il dolore risveglia la consapevolezza della vita, in sua assenza, tutto appare scontato … siamo convinti che la felicità ci spetti di diritto e la buona salute sia un presupposto garantito dalla nascita.

La biologia non la comanda nessuno!

Quando un corpo si ammala non chiede permesso… si rivela come un terremoto sulla coscienza. 

Allora, il dolore prende la scena, diventa protagonista e direttore dei nostri pensieri.

Ci prospetta il pericolo che la vita possa finire, ed ecco che parte una rivoluzione di tutto l’essere, ciò che prima era tutto scontato, improvvisamente diventa dono. 

Emerge l’amore per le cose semplici. Cadono i rancori, perdono  peso e valore critiche e riconoscimenti.

Quando il dolore è il padrone del momento, ciò che conta è sentirsi vivi ricolmi d’amore per tutto e tutti.

Durante la sua assenza avevamo dimenticato di sorprenderci per quanto la natura sia perfetta e quanto sia meraviglioso appartenerci.

Tutto questo è dovuto al dolore … forse è il suo modo per scusarsi per la sua presenza.