mercoledì 10 aprile 2024

La verità provata








Conoscere una verità non significa seguirla, per  applicarla serve l’esperienza diretta delle conseguenze negative o positive causate dalla sua mancata osservazione.

Ecco perché i consigli dei genitori appaiono noiose paternale.

Per questo è stato posto il perdono a rimedio del peccato.

Infine si dice che l’esperienza matura il carattere della persona.

Tutti sappiamo che maneggiare con disinvoltura un coltello può ferirci, ma fino a quando non ci tagliamo e proviamo il dolore, resta soltanto l’idea teorica di un possibile pericolo.

Alcuni hanno bisogno di sbagliare più volte prima di assimilare la verità, l’intensità del dolore provato non è stato sufficiente.

 L’esempio di un’esperienza negativa che condiziona il comportamento di un’intera vita ci viene offerta dall’elefante.

Al circo gli istruttori degli elefanti, per “educare” il pachiderma a fermarsi e attendere pazientemente i loro ordini, sin da piccoli legano i cuccioli per molto tempo ad un palo.

L’elefantino inizialmente si ribella e strattona, ma poi, sperimentato il dolore e la frustrazione di non potersi liberare, si convince che continuare a strattonare é inutile, castigante e allora accetta di non muoversi più. 

Si insinua così nel suo essere una convinzione per cui è meglio star fermi quando si è legati e tale convinzione la ricorderà per sempre.

Quando diventerà adulto, che con la sua mole potrà scardinare ogni cosa, l’esperienza infantile lo costringerà a stare buono e fermo ogni volta che lo si lega…anche se il punto di attacco fosse un debole appiglio o la mano di un bambino.

La verità ha bisogno di essere provata, vissuta sulla propria pelle…soltanto allora si prende consapevolezza del suo valore e  della portata in positivo o in negativo delle sue conseguenze.

Purtroppo, in alcuni casi, la consapevolezza acquisita non compenserà il danno subito.

martedì 9 aprile 2024

Fuga dall’ egoismo



Giustificare il proprio comportamento, considerare sempre giuste le proprie idee, sono modi naturali di ogni persona.

Essere critici con se stessi è un po’ andare contro natura poiché ognuno vuole per sé l’obbedienza e il rispetto da tutto il mondo.

L’amore rompe queste leggi maturali e matura lo spirito umano. Tenta di porre luce fuori dal proprio essere per elevarne la qualità. Si nasce soli per imparare a vivere insieme agli altri.

Per questo motivo, amare sul serio é arduo. Per questo stesso motivo si capisce perché amare è attività dell’anima, un lavoro dell’anima operato su sé stessi.

Detto ciò, si deve ammettere che per amare occorre molta maturità ed estrema disponibilità verso il prossimo.

L’aspetto meraviglioso dell’agire in amore, sta nel fatto che ogni atto d’amore è spontaneo, sincero … in netta contrapposizione con l’idea di “lavoro”, “sforzo” a cui si sottoporrebbe l’anima.

Se tendente a darvi sempre ragione… se credete di avere sempre la verità dalla vostra parte, preoccupatevi poiché ciò è ammesso soltanto per i bambini e i matti.

Chi non prova a reagire alla tendenza di rendere se stessi signori senza gloria, é destinato all’ infelicità, poiché si autocastiga per sentirsi vittima.

Ammettere i propri errori è il primo passo verso l’amore per se stessi… il passo successivo è vedersi fuori da sé stessi … una fuga verso la generosità.

lunedì 8 aprile 2024

Il tempo dell’anima









Due amiche, Angela e Dora, in attesa di prendere il bus che le portava a casa, parlavano tra loro. Angela aveva 56 anni, ma non li mostrava. Chi la vedeva per la prima volta non le dava più di 4O. E a proposito della sua vera età, diceva: “Questi ultimi anni volano, accidenti, e io ogni tanto mi chiedo: ma come farò a vivere in un corpo che mi ricorda che non ho più 30 anni però con il cervello di una ragazza, la passione di una ragazza, l’entusiasmo di una ragazza? Io mi sento una ragazza... una ragazza grande, una ragazza di una certa età”.

Dora comprese questo disappunto e la incoraggiò dicendo:

“Angela, forse non sai che noi viviamo in due tempi separati?”

“Che vuoi dire?” domandò l’amica.

“Voglio dire che il tempo dei tuoi 56 anni è diverso da quello che hai nel cuore. Se vuoi, puoi chiamarlo il tempo dell’anima. 

Questo tempo passa molto lentamente e ti richiama ai momenti dei 30 anni.

Per questo motivo, il tempo che è dentro di te, ti dice che sei ancora quella ragazza vispa di un tempo.

I tuoi sentimenti sono immutati, i tuoi desideri restano li come se dovessero esaudissero in questo momento.

Tu nell’anima hai effettivamente trent’anni e questo indipendentemente dal tempo esterno che avanza per tutti, specialmente nei riguardi di un corpo che matura.

Ti guardi allo specchio e confronti i due tempi.La tua meraviglia è proprio questa non conciliazione tra ciò che vedi e ciò che senti dentro.

Arriva il giorno in cui i segnali forti che arrivano dal corpo, ormai in declino, ti  costringeranno alla consapevolezza del tempo vero, quello esterno alla tua anima.”

“Che brutta prospettiva che mi poni!” esclamò Angela.

“Purtroppo, questa è la giostra della vita … nascendo ci siamo saliti sopra per fare un numero di giri per poi scendere.”

“Mi hai messo tristezza, Dora!”

Fortunatamente arrivò il pulman che costrinsero le due amiche a interrompere un colloquio che si stava facendo triste.

domenica 7 aprile 2024

Amicizia

 





Amicizia é la parola più usata in modo leggero. Si dichiara amicizia velocemente, senza pensarci, a cuor leggero, come se fosse un saluto, senza impegno.

Se devo riferiti qualcosa dico: “Mi è stato detto da un amico/a.”

Se vado a passeggio, posso farlo con un amico/a.”

Se ho bisogno di una cortesia, mi rivolgo ad un amico/a.”

L’amicizia è un grande valore umano, molto più impegnativo dell’amore.

L’amicizia presume gratuità, estrema trasparenza ed enorme generosità.

Come l’amore,  richiede libertà e rispetto, ma diversamente dall’amore non offre nessun pegno.

In amore di coppia, c’è lo zuccherino del sesso che costringe i falsi amanti a stare insieme, che favorisce l’unione anche quando di vero amore c’è proprio poco.

In amicizia, c’è un patto di alleanza disinteressata in cui ognuno trova il piacere di rapportarsi e mette a disposizione il proprio essere per arricchire l’altro.

Per il fatto che in amicizia non ci sia qualcosa che materialmente ti viene data, non è prerogativa degli egoisti o di chi vede un “utile” o un “ricavo” o un “investimento” nelle persone. 

La vera amicizia è discreta, fiorisce tra anime nobili.

Esiste un detto che mette in risalto l’aspetto inconsapevole dell’amicizia:

“Dai nemici mi difendo io, dagli amici mi difende Dio”.

La morale suggerisce come sia scontato il bene di un amico, mentre è dichiarato apertamente il male del nemico.

Con l’amico non devi costruire difese, non c’è nulla da cui cautelarsi, mentre per un nemico dobbiamo costruire mura di difesa, trappole da far scattare.

Se un amico ci vuol far del male, solo Dio lo sa e può rimediare.

Gli amici non si scelgono, si affacciono alla nostra vita soltanto se siamo degni di accoglierli.

sabato 6 aprile 2024

Il racconto di una vita


La vita è un lungo racconto che si comprende pienamente quando sei sull’ultima pagina.

Quando si è giovani, leggendo il racconto, si sfoglia il libro soffermandosi nella maggior parte dei casi sulle immagini, attratti dai colori e forse ponendo attenzione solo sulle brevi didascalie.

Andando avanti con gli anni, le figure interessano meno, mentre prende interesse la sostanza del racconto, i fatti che accadono. Si diventa sempre più solidali con il protagonista, condividendo le sue iniziative e partecipando alle sue delusioni.

Intanto, se ti sei acculturato, inizia a piacerti la forma di scrittura del racconto, noti i dettagli delle situazioni, noti le incoerenze. Apprezzi la ricchezza vocabolario e lo stile della scrittura.

Nell’età matura, i gusti si raffinano e se il racconto non porta sostanza, smetti di leggere. Allora ti interessa la qualità dei protagonisti, ti accorgi delle finzioni e delle sbavature. 

Le persone che prima erano soltanto nomi, ora le vedi come anime; comprendi i loro errori perché rivedi i tuoi. 

Ti piacerebbe leggere ad alta voce perché vuoi emozionarti, vuoi sentire le vibrazioni del racconto che ormai stai per finire.

Per ultimo, noti quanto sia stato lungo il racconto e come sia stato letto velocemente. Ti soffermi sul titolo, immagini l’autore e dai un valore al libro in base a cosa ti ha lasciato nell’anima.

Se il racconto è stato piacevole, avventuroso, emozionante, ti rendi conto come tu sia stato fortunato a leggerlo.

venerdì 5 aprile 2024

Una inspiegabile involuzione








Il mondo si sta svuotando di valori.

I grandi poeti Italiani che hanno dato lustro al pensiero e al cuore, sicuramente rimarrebbero senza parole nell’età della attuale “Civiltà”.

Un popolo che santifica la noia, che non trova niente di meglio dello sballo, spero di sbagliarmi, ma va inevitabilmente al declino.

Sanremo ha incoronato una canzone il cui testo fa inorridire e lo ha nascosto tra note orecchiabili e ripetitive, una sagra di parole mescolate di no senso che fanno leva su un ritmo mirato a stordire il pensiero ed evitare di pensare.

Ecco un piccolo estratto:

“La mia collana non ha perle di saggezza. A me hanno dato le perline colorate Per le bimbe incasinate con i traumi da snodare piano piano con l'età.

Muoio senza morire, in questi giorni usati. Vivo  senza soffrire, non c'è croce più grande. Non ci resta che ridere in queste notti...È la cumbia della noia.

Muoio perché morire rende i giorni più umani. Vivo perché soffrire fa le gioie più grandi. Non ci resta che ridere in queste notti bruciate”.

Se in voi alimenta ancora un pò di fiamma romantica di altri tempi, sarete rimasti un pò sconcertati!

Dove sono finite le armonie poetiche  di Dante, Manzoni, Leopardi?

Dove sono finite le raffinate logiche di Severino, Eco, Galimberti?

La buona cultura non può portare a questa brutta involuzione…che sta succedendo?

I tempi di Nilla Pizzi e Domenico Modugno appartengono alla storia antica … quando nelle canzoni si usavano parole d’amore per incantare con le dolci melodie i cuori e ricordarci di avere un’anima.

giovedì 4 aprile 2024

Confidenze femminili






Francesca era una donna delusa, avuto tante relazioni amorose finite tutte allo stesso modo, cioè con l’inganno e tanta ipocrisia. 

Lei confidandosi con un’amica diceva:

“É importante avere qualcuno con cui sfogarti, con cui poter parlare dei tuoi problemi, delle tue paure, avere qualcuno che non ti giudichi mai, che ti capisca, ti dia consigli, avere qualcuno che ti ami, che ti supporti, che ti valorizzi, qualcuno con cui condividere traumi ed esperienze, uscire, fare festa, dormire, guardare film, cucinare insieme e avere qualcuno che ci sia nel bene e nel male. 

Questo è  chiedere troppo?”

Silvana rispose:”Per esperienza posso dirti che amare significa conoscersi, parlare e risolvere i problemi insieme.

Oggi invece al minimo problemino si va in crisi o si sostituisce la persona... come se fosse oggetto... é tristissimo.”

Francesca era ormai sfiduciata, continuò dicendo: “Sì, spesso la situazione si risolve con un rapporto di forza....alla fine c'è sempre qualcuno che vuole gestire, controllare, comandare e imporre...poi capisco che per una donna sfortunatamente é normale che sia così. 

Si parla tanto del rispetto verso la donna ma nulla cambia, io non sopporto l’uomo padrone, non voglio rinunciare alla mia dignità; mi tengo la mia libertà anche a prezzo della solitudine, dove va a finire la bellezza della coppia,  dove si ritrova la sintonia delle anime, quando mancano gli elementi basilari di un rapporto d’amore.”

Silvana aggiunge: “Si chiamano rapporti creativi e maturi, quelli che funzionano, ma secondo me sono irraggiungibili … sarebbe il  “nirvana” del rapporto in sé, nirvana  perché non tutti ci arrivano e si resta nell’immaginario.

Siamo una società usa e getta in grande percentuale per tutto, rapporti umani compresi.” 

I contenuti di questo dialogo sono molto comuni nelle confidenze tra donne. 

Gli uomini, salvo eccezioni, tendono a trascurare la vera potenza di una donna.

mercoledì 3 aprile 2024

Un seme d’amore







Una notte mi ritrovai a parlare con mia mamma Lucia.

Mi sembrava che non mi avesse mai lasciata. 

Mi vide triste e mi parlò. 

Ecco cosa mi disse:

“Hai un viso che è uno straccio, sei sempre tesa, dietro quello sguardo triste non si vedono i tuoi guai.

Ma perché ti ostini a restare dentro di te?

Prova a scioglierti di più, i guai non valgono la tua felicità.

Lo so, ti senti sola!

Guarda, però, che non sei unica! osserva intorno a te quanta gente sta peggio …

 Perché non sei contenta?

Basterebbe solo che lo volessi! Comprendo, lui per te era importante.

Ma ti assicuro che non hai perso nulla, vedrai un giorno scoprirai la verità.

Se il destino ti ha detto di no…un motivo dev’esserci, sii fiduciosa e abbandona ogni brutto pensiero.

Pensa ad amare un altro che non c'é…lo troverai dentro di te! É il tuo orgoglio, la tua passione per la vita, sappi  che  la vita è lì, per te e non te ne sei accorta ancora.

Quando tempo ci sarà per fare quello che ti piace? Su! non pensare ancora!

Prova a sorridere e vedrai come il cuore accelera i suoi battiti e la tua voglia d’amore esplode.

Sei ricca dentro perché ti ho lasciato il mio seme d’amore.”

Al mattino mi svegliai con un’incredibile energia… potevo sollevare il mondo con una mano.

martedì 2 aprile 2024

Gioventù difficile


Tra i frutti cattivi della nuova gioventù scopro un problema che mi ha sorpresa: i giovani di oggi trovano difficoltà a rapportarsi con i loro stessi coetanei e si chiudono in loro stessi rinunciando a qualsiasi forma di impegno sociale.

Appaiono forti ma dentro la loro anima sono deboli e soltanto in gruppo trovano il coraggio di esporsi.

Spesso dialogano poco con i genitori e se possono li evitano.

Questo è il risultato di alcune famiglie “moderne” che si fregiano di un benessere materiale e ignorano quello morale e psicologico dei loro figli.

Se vi affacciate alla finestra dei social e osservate con attenzione ciò che i giovani dicono di sé stessi e dei loro amici, ne restere sorpresi, increduli.

Noterete ragazze che mettono a nudo sé stesse in tutti i sensi: fisico e morale; usano linguaggi aperti dai quali si nota la mancanza di una formazione culturale seria.

Ci sono ragazzi che conoscono poco l’etica della relazione e si comportano come tanti “Rambo”.

Molte figure che appaiono sui social sono fatte di cartone, finte…costruite appositamente per nascondere una debolezza interiore che crea molto malessere.

Laura scrive:”Carb coma è quella cosa che succede dopo che hai mangiato carboidrati e senti dentro quella trascendentale voglia che ti spinge a spalmarti su una qualsiasi superficie esistente per svenire rovinosamente in una pennichella di 2 ore come minimo.”

Il suo amico aveva detto:”Ho bevuto, fumato, riso tantissimo e poi carb coma che è persistito anche quando siamo usciti per poi finire in un devasto totale e colossale.”

Un’altra amica risponde:”al momento non riesco a trovare una connessione mentale con nessuno, il problema è che magari mi prende pure l’hyne però poi mi scendono tutti … appena aprono la bocca!”

Se questi discorsi sono i segnali di un nuovo orientamento della futura generazione allora c’è da preoccuparsi.

lunedì 1 aprile 2024

La mente umana







La mente umana è  qualcosa di unico nello scibile dell’umanità.

La mente è la persona!

Le sue infinite varianti definisce ogni singolo individuo, e anche il corpo si rivela attraverso il corpo.

La distinzione tra il corpo e la mente è soltanto un trucco a cui si ricorre per elevare la nobiltà dello spirito umano.

Una mente senza un corpo non può esistere mentre un corpo senza la mente perde ogni significato.

Il ripostiglio della mente è il cervello (corpo) che per la sua materialità é in grado di emettere vibrazioni responsabili degli accordi risonanti con quelle del cuore. 

Così nascono le emozioni come frutto di una magia compiuta dalla mente attraverso la creazione dei sentimenti.

L’ empatia è appunto una sincronizzazione di due menti che esaltano il sentimento comune.

La mente crea necessità, dubbi, paure, logiche; miscela l’avere con l’essere; illude e disillude in modo opportunistico.

Per esempio, il ricco, pur avendo tutto, trema al pensiero di una cosa che non ha; il povero è felice per l’unica cosa che ha.

Perdere la mente significa adottare una logica non riconoscibile dall’esterno.

La mente del saggio ha raggiunto l’armonia con le debolezze del corpo.

Dio non poteva creare l’uomo senza la mente … avendola concessa, aveva previsto il peccato !

Se Dio é la mente delle menti dev’essere il corpo di tutti corpi.