giovedì 30 novembre 2023

La paura oscura la ragione

Due amici, partono per un viaggio organizzato da una agenzia famosa del posto dove abitano.

Durante la notte,  il pullman si ferma per un guasto. 
Nel frattempo bisognerà attendere e avere pazienza se il viaggio avrà dei ritardi rispetto all’arrivo previsto per la destinazione.

I due amici decidono così di scendere dal mezzo e incamminarsi all’avventura per sentieri sconosciuti.

Ad certo punto del loro percorso, si accorgono che si sono allontanati troppo, difronte a loro c’è un casale abbandonato che li incuriosisce.
Antonio è il più coraggioso rispetto a Luigi 

-“Sii più lesto Luigi nel camminare gli suggerisce Antonio”

-“Io non vedo nulla se non stai  al mio passo, è buio pesto gli risponde l’amico”.

I due compagni, incuriositi decidono di entrare; Tutto sembra spettrale,  quasi inquietante nel buio della notte quando la sola luce è quella di una torcia che Antonio ha in mano.

-“ Antonio perché non andiamo via da qui, potrebbe essere pericoloso, il pavimento scricchiola e nell’aria c’è odore del legno bagnato dalla pioggia che filtra attraverso le finestre aperte e parte del tetto diroccato”.

-“Coraggio Luigi rispose Antonio, stiamo esportando non c’è nulla di spaventoso”.
Ad un tratto si udii un rumore Luigi urlò spaventò  l’amico i due lasciarono il casale con passo veloce.

Nella corsa Luigi si slogò un piede, per fortuna nulla di grave 
tornarono al pullman che nel frattempo avevano riparato e ripresero il viaggio, i due amici riparlarono dell’accaduto di quel vecchio casolare.

Antonio disse: ”Se tu fossi stato più coraggioso e avessi avuto più fiducia in te  stesso caro Luigi, non avresti avuto nessun timore e saremmo andati via in serenità “.

Morale: La paura è un sentimento irrazionale e basta poco per sopraffare la ragione.

mercoledì 29 novembre 2023

Il bambino che voleva incontrare Dio

C'era una volta un ragazzino che voleva. incontrare Dio. 

Sapeva che si trovava in un luogo lontano, così preparò la sua valigia con panini, bibite e iniziò il suo viaggio. 

Si era allontanato di circa tre isolati, quando incontrò una donna anziana.Era seduta nel parco a fissare alcuni colombi.

Il ragazzo le sedette accanto a lei e aprì la valigia… stava per prendere un drink, quando notò che l’anziana signora sembrava affamata, così le offrì un panino. 

Lo accettò con gratitudine e gli sorrise. 

Il suo sorriso era così bello che il ragazzo ne rimase stupito, così le offrì anche una bibita. 

Lei ancora una volta gli sorrise. 

Il ragazzo fu contento! 

Stettero insieme tutto il pomeriggio su quella panchina, ma non si  parlarono.

Mentre si faceva buio, il ragazzo si rese conto di quanto fosse stanco, si alzò per andarsene,  si voltò verso l’anziana signora e le diede un abbraccio. 

Lei lo contraccambiò con il suo sorriso radioso. 

Quando il ragazzo rientrò a  casa, sua madre notò lo sguardo di gioia sul suo viso. 

Gli chiese: “Cosa hai fatto oggi che ti ha reso così felice?" 

Lui rispose: “Ho pranzato con Dio”. 

Ma, prima che sua madre potesse continuare a porgli domande, aggiunse: “Sai una cosa mamma? Hai il sorriso più bello che abbia mai visto!”

Nel frattempo, l’anziana signora, anch'essa contenta, tornò a casa sua. Suo figlio nell’osservarla, notò il volto sereno e le chiese: "Madre, cosa hai fatto oggi che ti ha reso così felice?" 

Lei rispose: "Ho mangiato panini nel parco con Dio". 

Il figlio rimane interdetto dal racconto, ma prima che potesse replicare, lei continuò "Sai, è molto più giovane di quanto mi aspettassi".

Morale: Dio è ovunque noi siamo, dobbiamo solo condividere la nostra felicità e far sorridere gli altri per sentirlo vicino.

martedì 28 novembre 2023

Cena avventurosa

Un uomo si reca in Spagna e va a Pamplona durante il grande festival della "corsa dei tori".

Dopo il suo primo giorno lì, esce tardi per cena in un ristorante nel centro della città. 

Ordina la specialità della casa e gli viene portato un piatto, con patate, mais e una striscia carnosa.

"Cos'è questa?” Lui chiede.

"Lengua, signore", risponde il cameriere.

"Cosa è Lengua?" L'uomo chiede.

"Lengua", spiega il cameriere, "è la lingua del toro che ha perso nell'arena questo pomeriggio".

All'inizio l'uomo è disgustato, ma essendo il tipo avventuroso, decide di provare questa prelibatezza locale. 

Con suo stupore, sente che è abbastanza deliziosa. 

In effetti, è così buona che decide di tornare di nuovo la notte successiva e ordinare  di nuovo lo stesso piatto.

Questa volta, il cameriere tira fuori il piatto, ma la striscia carnosa è molto più piccola.

"Cos'è questa?" Chiede al cameriere.

"Lengua, signore", risponde il cameriere.

"No, no", obietta l'uomo. "Ieri ho avuto lengua ed era molto più grande di questa”.

"Senor", spiega il cameriere, "il toro non perde ogni volta".

lunedì 27 novembre 2023

Decisione difficile

 
Un’antica leggenda raccontava che Dio quando fa nascere una persona chiede se vuole essere un uomo o una donna.

Un’anima sul punto di nascere, prima di decidere, domanda quale sia la differenza. 

Il Signore risponde:

“Se nasci donna ti vestiranno di rosa, 

giocherai con bambole, ti dovrai truccare ed esibire le tue grazie corporee per piacere all’uomo.

Ti sposerai e andrai incontro a molti problemi.

Dovrai partorire dei figli.

Ma prima il tuo corpo si trasformerà  e avrai dolori per far nascere il figlio.

Intanto sospenderai il lavoro … per poi farne altri.

Nessuno si accorgerà dei tuoi sacrifici fino a quando morirai.”

L’anima perplessa, commentò :

“Signore, qui c’è poco da scegliere!

Fammi nascere uomo!”

Il Signore sorrise e aggiunse:

“Non credere che sia facile comunque!”

“perché?” domandò l’anima.

“perché sarai pieno di guai psicologici!

Avrai bisogno di una donna che ti capisca, che stia al tuo fianco, che ti fa sentire importante.

Dovrai imparare ad amare le donne e rispettarle per non essere definito rifiuto umano (compito molto difficile per qualcuno).”

L’anima, perplessa, pone l’ultima domanda:

“Signore, posso rifiutarmi di nascere?”

Il Signore scuote la testa:

“No, no …. per salire in Paradiso devi scendere nell’inferno!

Dante lo sapeva che la vita è un’inferno. Lo ha descritto in modo scenografico ma che rende simbolicamente vero il vostro passaggio sulla terra.”

L’anima, sconsolata, risponde:

“Signore, se devo proprio nascere … decidi tu. In entrambi i casi c’è da impazzire.

Spero di adattarmi velocemente!

Però, quando tornerò da te ricordati , che non ho deciso io di nascere!”

domenica 26 novembre 2023

Avvicinati a me in Silenzio

Quando sei triste, avvicinati a me in silenzio fammi sentire il tuo fiato caldo.

Stretto  a me…accogli i pensieri dolci del mio amore e abbandonati dolcemente tra le mie braccia.

Non pensare al domani … assapora il tuo presente … Il mondo continuerà a girare con tutte le sue meraviglie …non guardare al passato per vedere ponti bruciare. 

Tendimi la mano … ascoltiamo insieme i battiti dei nostri cuori e rendiamo unici questi istanti.

Immagina come stretti in un corpo solo,  balliamo al buio … dov’è lì, tutto il nostro mondo.

sabato 25 novembre 2023

Il buco nell’acqua


Enzo era un uomo convinto che non si potesse mai innamorare di una donna.
L’amico, Sergio, invece credeva fermamente nell’Amore.
Un giorno discussero su questo argomento. Enzo spiegò le sue ragione.
“Ascoltami, Sergio e dimmi perché dovrei innamorarmi e poi di cosa?
Esiste una donna che possa darmi di più di ciò che ho?”
Sergio scosse la testa come se fosse sconfortato, e rispose:
“Il tuo modo di pensare all’amore è scorretto. Usi troppo la ragione e per nulla il cuore. Vedi caro Enzo, quello di cui  tu hai bisogno è scomparso per necessità. Non puoi volere se non sai cosa ti serve.”
Enzo replicò: “Ciò che voglio capire è perché dovrei perdere la mia ragione per qualcosa che non conosco.”
Sergio intuì che non avrebbe mai convinto il suo amico e chiuse il discorso dicendo: “Se un giorno t’ innamorassi capiresti cosa ti manca.”
I due amici parlarono d’altro e alla fine si salutarono.
Il caso volle che Enzo incontrasse una bella donna, forte di carattere e dai modi eleganti.
Sentì un’attrazione mai sperimentata prima. La invitò ad uscire e con lei ebbe molti scambi di idee. La trovò interessante e non ci mise molto per chiederle di unirsi in matrimonio .
La donna gli domandò: “Perché mi hai chiesto di sposarti ? Ci siamo appena conosciuti!”
Enzo rispose: “Sento già di amarti!”
La donna rise: “Se è vero che mi ami !   Fammi vedere se sai fare un buco nell’acqua!”
L’uomo restò di sasso e rispose: “Lo sai che è una cosa impossibile!”
La donna rise ancora e riprese: “Chi ama veramente sa che nulla è impossibile! Ti sposerò soltanto sei fai un buco nell’acqua!”
Enzo stette per giorni a pensare che cosa potesse fare. L’unica cosa certa era che veramente amava quella donna.
Proprio lui che non credeva nell’ innamoramento!
Quando si vuole fortissimamente una cosa la mente fa miracoli!
Enzo ebbe un’idea geniale.
Prese una bacinella piena d’acqua e la mise nel frizer. Quando l’acqua divenne ghiaccio, scavò un buco.
Aveva realizzato il buco nell’acqua … seppure sotto forma di ghiaccio!
Chiamò la sua donna e le disse che poteva mostrarle il buco nell’acqua.
Davanti all’ingegno mostrato, la donna ebbe la conferma che Enzo l’amava! Se non fosse stato così, lui avrebbe desistito, convinto che non si sarebbe mai potuto fare un buco nell’acqua.
Quando si sposò ricordò le parole di Sergio e ne comprese il senso.

Morale: Se ami veramente  … trovi sempre il modo per stare bene con te e con chi ami.

venerdì 24 novembre 2023

Il Pipistrello e il Calabrone

Il pipistrello ordinario che vola in giro di notte, una notevole creatura agile nell'aria, non può decollare da un luogo pianeggiante. 
Se è posto sul pavimento o su un terreno pianeggiante, tutto ciò che può fare è rotolare impotente e, senza dubbio, dolorosamente, fino a raggiungere una leggera elevazione da cui può gettarsi in aria, subito dopo, decolla come un lampo.
Un calabrone se lasciato cadere in un bicchiere aperto sarà lì fino alla sua morte, a meno che non venga tolto. Non vede mai i mezzi di fuga in alto, ma persiste nel cercare di trovare una via d'uscita attraverso i lati vicino al fondo. Cercherà un modo in cui non esiste, finché non si distruggerà completamente.
Molte persone agiscono come il pipistrello e il calabrone. 
Lottando con tutti i loro problemi e frustrazioni, non rendendosi conto che la risposta è proprio lì a portata di mano.
Evidentemente hanno avuto uno schema educativo che ha inibito quella flessibilità mentale indispensabile per adeguarsi alle nuove situazioni.

giovedì 23 novembre 2023

Agire come Aquile

 L’aquila sa in anticipo quando una tempesta si avvicina.
Attende che si alzino i venti per usarli come ascensori. Si porta così ben oltre il turbinio della tempesta e assiste dall’alto e al sicuro alla furia della natura.
L'aquila non sfugge alla tempesta … semplicemente la gestisce.
In questo modo dobbiamo agire noi umani. Quando i problemi si affacciano, non dobbiamo temere. Dovremmo gestirli … esattamente come fa l’aquila con le tempeste.
Dovremmo elevare la nostra mente oltre i turbinii delle paure, aver fede nelle nostre potenzialità.
In altre parole, mantenere l’animo sereno e guardare i problemi come se non fossero nostri, come di solito facciamo con i nostri amici quando ci chiedono consigli su un problema che non è nostro.
Dio ci permette di attraversare  i venti della tempesta che portano malattia, tragedia, fallimento e delusione nella nostra vita. 
 Noi umani siamo in grado di far zittire  la tempesta.
Ricordiamoci, quindi, che non sono i fardelli della vita che ci appesantiscono, è il modo in cui li gestiamo.

mercoledì 22 novembre 2023

Lettera di un uomo alla mamma anziana.

Cara mamma, ora che sono diventato grande ho capito che cos’è l’amore.
No, non l’ho letto dai libri. 
Sei stata tu a insegnarmelo quando ero bambino.
Non usavi parole perché non potevo capirle.
Parlavi con gli sguardi nascoscosti, con l’ansia repressa, con le attenzioni continue.
Sentivo che mi volevi bene e questo mi rendeva forte e sicuro di me stesso. 
Sapevo di avere un bel motivo per stare in casa con te.
Certo, avevi tanto da fare, ma per me avevi sempre tempo. Specialmente quando mi ascoltavi, mi facevi sentire importante. Nonostante non facessi o dicessi nulla di straordinario, ti meravigliavi del mio essere.
Eri pronta a perdonare i miei errori …li chiamavi “cose” da ragazzi!
Ricordo quando mi sono fatto male alla gamba e stavo a letto perché non potevo stare in piedi e tu mi hai preso in braccio per portarmi sulla poltrona davanti alla TV. Sentivo il tuo odore e questo mi faceva sentire figlio tuo.
Che dire, quando mi trovavo soldi in tasca e sapevo che li mettevi tu.
Non avevo il coraggio di chiederli a papà e allora ci pensavi tu la sera quando mettevi i miei vestiti ordinati e appoggiati sulla spalliera della sedia.
Mi dicevo:”Quando lavorerò le farò tantissimi regali!”
Oggi, sei anziana e sei seduta sulla poltrona, immobile, così come stavo io. I miei soldi non possono farti tornare giovane, ne posso spenderli per farti regali … so già che non ti serve nulla di materiale.
Ma capisco cosa vuoi da me, ora, perché è la stessa cosa che volevo io allora. Cioè starti vicino, donarti il mio tempo per restituirti quello che hai dato a me.
Ma non lo faccio per dovere, lo faccio perché ti voglio bene. Anche perché voglio restuirti tutte le carezze, gli abbracci, le buone maniere che mi hanno fatto diventare un vero uomo.
Grazie mammma, io sono quello che tu hai voluto che diventassi … una perla d’amore.
Ringrazio il buon Dio per avermi dato la mamma più bella del mondo.

martedì 21 novembre 2023

Dio trova sempre il modo per aprire i cuori.

Fuori faceva freddo e si agitava un forte temporale.
Il bambino si era vestito per uscire e chiese al padre di accompagnarlo:
"Papà, mi accompagni?"
Suo padre, rispose: "Dove vuoi andare con questo tempaccio? "
"Papà, la nonna del mio amico è sola in casa … i suoi parenti sono fuori paese. Con questo brutto tempo potrebbe aver bisogno di compagnia.”
Il Papà rispose: "Figliolo, fuori fa molto freddo e pioviggina. "
Il bambino guardò sorpreso suo padre e disse: "Ma papà, se tu fossi da solo non ti sentiresti male?"
Il Papà replicò : "Figliolo, non esco con questo tempo."
Con disperazione, il bambino disse: "Papà, posso andare da solo? Per favore! "
Suo padre aspettó un momento e poi disse: "Figliolo, puoi andare, ma non far tardi! "
"Grazie, papà! "
Con l’approvazione del padre, il figlio uscì sotto la pioggia. 
Il ragazzo si avviò verso la casa della nonnina. Giunto davanti alla porta, suonò il campanello più e più volte. Aspettò, ma nessuno rispondeva.
Alla fine, il ragazzo stava per andarsene... ma qualcosa lo fermò, tornò verso la porta e ricominciò a suonare il campanello e a battere fortemente sulla porta finanche con le nocche delle dita! ..continuava ad aspettare… e Finalmente, la porta si aprì delicatamente.
Ne uscì la nonna con uno sguardo molto triste che gli chiese gentilmente:
"Cosa posso fare per te, figliolo? " 
Con gli occhi radiosi e un sorriso smagliante, il bambino disse: "Nonna, sono venuto da te per sapere se hai bisogno di qualcosa … magari, un pò di compagnia.”
L’anziana rispose: “Sei gentile tesoro, ma stavo proprio andando a letto. Ti ringrazio del pensiero.”
“Nonna, voglio dirti che Dio ti ama più di me.”
Ella rispose: "Grazie figliolo, Dio ti benedica! "
La domenica mattina seguente , il sacerdote della comunità era sul pulpito e aveva appena iniziato la funzione e rivolgendosi ai fedeli, chiese:
"Qualcuno ha una testimonianza da fare  o qualcosa che vuole condividere? "
Seduta,  in uno degli ultimi banchi della chiesa, si alzò una signora molto anziana. Appena cominciò a parlare, dai suoi occhi spuntò uno sguardo radioso e gioioso:
"Nessuno in questa chiesa mi conosce. Non sono mai stata qui, anzi, fino a domenica scorsa non ero cristiana.
Mio marito è morto tempo fa lasciandomi completamente sola in questo mondo. Domenica scorsa è stata una giornata particolarmente fredda e piovosa, faceva così freddo e solitario il mio cuore, che sentivo di  essere arrivata alla fine della mia vita e di non voler più vivere.
Avevo preso una sedia e una corda ed ero salita nella soffitta di casa mia. Avevo legato un’estremità della corda alle travi del tetto e all’altra estremità  avevo fatto un cappio; Infine ero salita sulla sedia e mi ero messa  la corda intorno al collo.
Ero salita sulla sedia, così sola e con il cuore spezzato e stavo per buttarmi giù dalla sedia, quando improvvisamente ho sentito un forte rumore che veniva dalla porta.
Così ho pensato: "Aspetterò un minuto e chiunque sia se ne andrà. "
Ho aspettato e aspettato, ma il bussare alla porta diventava sempre più forte. Era diventato così forte che non potevo più ignorarlo!
Quindi mi sono chiesta, chi poteva essere?
Nessuno veniva mai a bussare alla mia porta o a trovarmi! 
Ho quindi liberato in tempo il mio collo dalla corda e sono andata alla porta, mentre il campanello stava ancora suonando e il bussare sulla porta continuava insistentemente.
Quando ho aperto la porta, non potevo credere ai miei occhi : davanti a me c'era il bambino più radioso e angelico che avessi mai visto. 
Il suo sorriso, Oh, non riuscirò mai a descriverlo! Le parole che uscivano dalla sua bocca hanno fatto tornare in vita, il mio cuore morto da tanto tempo, quando ha detto con la VOCE DI UN CHERUBINO: "Nonna, voglio solo dirti che Dio ti ama davvero.”
Quando poi  è andato via  tra il freddo e la pioggia battente, ho chiuso la porta e sono rimasta a pensare. Sono ritornata in soffitta a rimuovere tutto.
Non ne avevo più bisogno. Come vedete. Ora sono una felice, figlia di RE. Sono venuta personalmente a dire grazie a quell’angelo mandato da Dio che è arrivato al momento giusto per salvare la mia vita da un'eternità dannata e l'ha sostituita con una eternità che sarà vissuta alla presenza di Dio. "
Tutti si commossero ascoltando la testimonianza dell’anziana donna.
Il pastore scese dal pulpito verso la panca, dove era seduta la donna e l’abbracciò 

Morale: un conforto al momento giusto può modificare il corso della vita.

lunedì 20 novembre 2023

La rosa nell’anima

Un uomo piantò una rosa e la annaffiò fedelmente e prima che sbocciasse, la esaminò.
Vide il bocciolo che presto si sarebbe aperto, ma notò anche le spine sul gambo e pensò: “Come può un bel fiore sopportare spine così affilate”.
Rattristato da questo pensiero, l’uomo trascurò di innaffiare la rosa, e poco prima che fosse pronta a sbocciare... morì.
Così succede a  molte persone. 
In ogni anima c'è una rosa. 
Le qualità divine piantate in noi alla nascita, crescono tra le spine dei nostri difetti. 
Molti di noi vedono solo le spine, i difetti.
Ci disperiamo, pensando che nulla di buono possa esserci in noi. 
Trascuriamo di innaffiare il bene presente dentro di noi, e alla fine muore. Così non ci rendiamo mai conto del nostro potenziale d’amore.
Alcune persone non riescono neanche a vedere la rosa dentro di sé; hanno bisogno che qualcun altro riesca a farla emergere alla consapevolezza.
Uno dei più grandi doni che una persona può possedere è essere in grado di superare le spine presenti nei cuori del prossimo e far risaltare la loro rosa.
Questa è una delle caratteristiche dell'amore... guardare nell’animo di una persona, conoscere i suoi veri difetti e scoprirne le qualità nobili.

Morale: Aiuta gli altri a rendersi conto che possono superare i loro difetti. 
Se mostrassimo loro la "rosa" che hanno dentro di sé, accetterebbero anche le loro spine. 
Solo allora fiorirebbero  più volte.

domenica 19 novembre 2023

Costruiamo la Vita giorno dopo giorno

Un anziano falegname era pronto per andare in pensione. Aveva lavorato per oltre 40 anni in una impresa edile.
Disse al suo datore di lavoro:
-“Direttore, ho raggiunto l’età di pensionamento e intendo finire di lavorare quest’anno.”
Il dirigente, mostrandosi dispiaciuto, rispose:
-“Sei un ottimo lavoratore. La nostra 
azienda perderà uno dei migliori operai. Vorrei che tu restassi con noi almeno fino a quando finiremo una piccola casetta.”
-“Va bene! Non posso rifiutarmi a chi mi ha dato lavoro per tanti anni.” rispose il falegname.
Il falegname aveva detto di sì, ma in cuor suo voleva smettere subito.
Costruì porte e finestre per quella casetta, ma l’impegno che profuse non era più quello di un tempo. 
Sapendo che era il suo ultimo lavoro non lo finì a regola d’arte, anzi impiegò pure materiale scadente già pronto per finire quanto prima possibile. Fu un modo sfortunato per porre fine a una onorata carriera.
Quando la costruzione della casa fu terminata, il datore di lavoro venne a ispezionare gli ambienti. 
Al termine, rivolgendosi al falegname con il sorriso, disse:
-“Caro Pasquale, ho fatto costruire questa casa per donartela in segno di riconoscenza per la dedizione e la cura del tuo lavoro offerto all’azienda.”
Dicendo così il datore di lavoro gli consegnò le chiavi della casa e lo abbracciò.
Il falegname, frastornato dalla sorpresa, non proferì parola.
Nel cuor suo era dispiaciuto perché aveva lavorato da maestro per tutta la vita e invece, per la sua casa aveva fatto il peggior lavoro.
Il falegname era confuso! Si ripeteva nella mente: “Che peccato! Se solo avessi saputo che stavo costruendo la mia casa, avrei fatto tutto in modo così diverso.”

Morale: Costruiamo le nostre vite, giorno per giorno, spesso mettendoci poco impegno. 
Se avessimo saputo prima i risvolti, avremmo  agito diversamente.
Ma non si può tornare indietro. 
Qualcuno una volta ha detto: "La vita è un progetto fai-da-te". 
Gli atteggiamenti e le scelte che fai oggi ti aiutano a costruire la "casa" in cui vivrai domani. 
Pertanto, se fai ancora in tempo costruiscila saggiamente!

sabato 18 novembre 2023

La montagna parlante

Un figlio e suo padre stavano camminando sulle montagne. 
Improvvisamente, il ragazzo cade, si fa male e urla: “AAAhhhhhhhhhhh!!!” 
Con sua sorpresa, sente la voce ripetersi, da qualche parte in montagna: “AAAhhhhhhhhhhh!!!” 
Curioso, urla: “Chi sei?” 
Riceve la risposta: “Chi sei?” 
E poi urla alla montagna: “Ti ammiro!” 
La voce risponde: “Ti ammiro!” 
Arrabbiato per la risposta, urla: “Codardo!” 
Riceve la risposta: “Codardo!” 
Guarda suo padre e chiede: "Cosa sta succedendo?" 
Il padre sorride e dice: “Figlio mio, fai attenzione”. 
Di nuovo l'uomo urla: “Sei un campione!” 
La voce risponde: “Sei un campione!” 
Il ragazzo è sorpreso, ma non capisce. 
Poi il padre spiega: “La gente lo chiama ECO, ma in realtà questa è VITA. 
Ti restituisce tutto quello che dici o fai. 
La nostra vita è semplicemente un riflesso delle nostre azioni. 
Se vuoi più amore nel mondo, crea più amore nel tuo cuore. 
Se vuoi più competenza nella tua squadra, migliora la tua competenza. 
Questa relazione si applica a tutto, in tutti gli aspetti della vita.”

Morale: La vita ti restituirà tutto ciò che le hai dato.

venerdì 17 novembre 2023

Il vantaggio dell’ottimista

Due amici intrapresero un viaggio insieme.
Visitarono la parte più povera dell’Africa.
Quando rientrarono si sentirono male entrambi, quasi contemporaneamente.
Avevano gli stessi sintomi di malattia: forti mal di testa, crampi allo stomaco e febbre alta.
Da una indagine medica scoprirono di aver contratto un virus molto pericoloso.
Senza esitazione, i due amici si rivolsero ad uno specialista del settore.
Giovanni era molto sensibile e andava in apprensione evidente quando la sua salute era minacciata.
Filippo, al contrario, si mostrava ottimista anche quando era veramente da preoccuparsi.
Lo specialista, parlando chiaramente ad entrambi disse:
-“Purtroppo state in una brutta situazione. Questo virus nel maggior numero di casi non ha perdonato.
Non esiste una terapia certa che riesca a debellarlo. Faremo il possibile con gli antivirali, ma non assicuro la buona risposta. 
Sarà importante la vostra collaborazione per portare avanti uno piano operativo efficace. Comunque, valuteremo sulle procedure da seguire osservando l’evoluzione della malattia.”
Dopo queste parole, Giovanni andò in crisi profonda. Si chiuse in camera sua e si abbandonò alla tristezza.
Con il passare del tempo i sintomi si accentuarono e in meno di un mese morì.
Filippo, come era prevedibile, non se ne preoccupò. Considerò la malattia come un forte raffreddore di cui doveva smaltire gli effetti. 
Quando le condizioni fisiche lo permettevano, cercava di ascoltare musica o guardava un film comico, così da dimenticare la malattia e il suo stato precario.
Dopo pochi giorni, Incredibilmente, i sintomi cominciarono ad affievolirsi e nell’arco di un paio di mesi scomparvero completamente.
Qualcuno parlò di miracolo pensando a ciò che era successo a Giovanni.

Morale: le parole provocano danni al pessimista, ma non hanno voce per l’ottimista.

giovedì 16 novembre 2023

La vita non è mai inutile

Andrea si sentiva in crisi profonda.

La sua vita la riteneva inutile.

Decise di rivolgersi ad un saggio per ricreare il suo spirito.

Ecco cosa il saggio disse:

-“Andrea, sai cos’è una matita?”

-“Sì! È un strumento per scrivere.” 

-“Devi sapere che essa possiede 5 importanti proprietà.

1) Deve essere tenuta nella mano per scrivere grandi capolavori.

2) Deve subire il dolore di un taglierino perché possa sempre scrivere bene

3) Si rende disponibile per le correzioni 

4) La sua parte più importante si trova all’interno.

5) Lascia traccia di sé quando scrive.”

Andrea non capiva e domandò :

-“È vero! sono tutte cose che riguardano la matita, ma perché mi dici questo?”

Il saggio rispose:

-“Se sostituisci la matita a te stesso, capirai!

1) Tu puoi fare grandi cose se ti affidi ad una mano sincera che ti guida

2) Dovrai soffrire per i molti problemi che incontrerai durante la vita, ma che ti serviranno per renderti una persona migliore

3) Avrai la possibilità di correggerti

4) La tua parte migliore è dentro di te!

5) Lascerai i segni su questa terra e capirai che la vita non è mai inutile!”

mercoledì 15 novembre 2023

Non farti distrarre da chi dice che i miracoli sono impossibili

Carlo aveva dodici anni, frequentava la scuola media.

Un giorno gli fu chiesto di svolgere un tema in classe in cui doveva presentare il progetto di vita da adulto.

Carlo scrisse così: 

“Da grande voglio diventare un grande ingegnere capace di costruire case, ponti e strade. 

Voglio abbellire il mio paese e costruire una zona moderna e funzionale da essere invidiata da tutto il mondo”.

Il professore lesse il suo compito e diede una valutazione negativa (voto:4).

Carlo chiese spiegazioni per quella valutazione inaspettata.

-“Professore perché mi ha valutato il compito 4? Dopotutto non ho commesso errori grammaticali gravi.”

Il professor prese il suo compito, lo guardò ancora un 
pò e rispose:

-“Carlo, il tuo compito è frutto di fantasia! Non è realistico. 

Tu appartieni ad una famiglia con ristrettezze economiche.Come farai a studiare fino a laurearti?

Ma anche se ci riuscissi, dove troveresti i soldi per costruire case e ponti. 

Chi ti garantirà per la buona riuscita dei progetti. 

Come otterrai i permessi edilizi se non appartieni ad una famiglia influente.

Per tutti questi motivi, il tuo compito è fantasioso.

 Però, se mi riproponi un compito più realistico, posso rivedere il voto assegnato.”
Il ragazzo tornò a casa e raccontò tutto al padre.

-“Papà, come posso scrivere qualcosa di realistico per il mio futuro?”

Il padre rispose: ”scrivi ciò che ti piace fare e che ti appassiona. Quello sarà sicuramente realistico.”

Il giorno dopo, Carlo consegnò lo stesso compito valutato negativamente, aggiungendo:

-“Professore, il mio progetto resta invariato. Accetto il quattro ma non rinuncio al mio sogno.”

Carlo divenne un ingegnere di successo, riuscì a costruire un intero rione moderno nel suo paese e il professore comprò da lui un appartamento per il figlio.

Quando si parlarono il professore gli disse:

-“Perdonami Carlo, sono stato un ladro di sogni per molti miei studenti.
Per fortuna, ho avuto te che mi hai disobbedito.”

Morale: Se ti stai adoperando per compiere un miracolo, non farti distrarre da chi dice che è impossibile!

lunedì 13 novembre 2023

La Vita è nel Cuore

Due anziani seduti su una panchina nel parco discutono tra loro.

Il tempo a loro disposizione è tanto da trascorrere nella giornata ma è poco  per vivere ancora a lungo.

-“Antonio, tu hai paura di morire?” 

-“Come uomo terreno ti dico sì, ma come anima eterna, vedo la morte come una frontiera che ci divide da un mondo incredibilmente bello”.

Paolo aveva posto questa domanda perché temeva di soffrire e soprattutto di lasciare i suoi cari. 

La serenità di Antonio non lo convinse e riprese:

-“Invidio questa tua convinzione. Ma dimmi quali ragioni hai per credere in quel mondo favoloso?”

Antonio sorriso e si approcciò a rispondere come chi rivela una grande verità.

-“Rifletti Paolo. Immagina una vita senza sofferenze, senza fatica e piena di sentimenti di amore, gioia. Soltanto questa idea non ti fa pensare a un vero paradiso?

Non è un luogo dove andare …. è un essere dell’anima che può stare ovunque.

 Oggi è nei nostri corpi … un giorno sarà altrove e in ogni dove.
Tutto questo non è stupendo?”

Paolo restò quasi ipnotizzato dalle parole di Antonio. Continuò ad ascoltare senza interromperlo

-“Inoltre, potremo conoscere i cuori dei nostri cari. Sapremo della loro sincerità e ne saremo orgogliosi di scoprire la loro vera intimità. 

Anche se scopriamo qualcosa che. non ci piace, saremo felici ugualmente perché assisteremo alla loro rinascita d’amore.

È bello pensare che non avremo limiti e vivremo il bene come continua sorpresa.”

Paolo non riuscì a trattenersi:

-“Antonio, tu fai apparire il dopo morte come migliore della vita stessa!

-“Infatti, lo è! La prova la desumi da coloro che fanno esperienza di premorte e dicono di non aver voluto tornare in vita, ma che in un certo senso sono stati costretti dai medici rianimatori!”

Paolo scosse la testa e rispose:

-“Tu fai sembrare la vita umana come una punizione o una prigione che dura al massimo cento anni!”

Antonio reagì con una risata.

-“Con tutti i sacrifici fatti in questa prigione, non credi che morendo, meritiamo un premio?”

Paolo allungò il braccio sulla spalla di Antonio e disse:

-“Amico mio, mi ha dato una pillola contro la paura di morire… credo che mi stia facendo effetto!”

I due uomini sorrisero insieme e alzarono lo sguardo al cielo per accecarsi al sole di mezzogiorno… quasi a non voler vedere per pochi attimi i disagi del mondo terreno.

Morale: La vita è nel cuore … nella mente è soltanto immaginazione.

domenica 12 novembre 2023

Mai tardare a dichiarare amore

Stavo sognando nel dormiveglia del primo mattino.

 Nel sogno ero con mio marito in salotto quando improvvisamente lui si sentì male.

-“Lucia, sto male … mi gira forte la testa e non riesco a respirare!”

Io mi agitai immediatamente. Eravamo soli in casa e non sapevo cosa fare.

-“Giulio, forse è un malore passeggero … ti accompagno a letto e chiamo un dottore.”

La donna non fece in tempo a finire la frase perché il marito si abbandonò esamine sulla poltrona.

Mi svegliai terrorizzata e cercai mio marito che avevo accanto a me nel letto.

-“Giulio, Giulio, svegliati!”.

-“Che ti prende, Cara! Lasciami dormire ancora un po’!”

La donna rinfrancata dalla voce del marito, disse:

-“Giulio, ti amo!”

L’uomo intontito dalla sveglia repentina rispose:

-“Lucia hai tutto il tempo per dirmelo dopo!” Poi le accarezzò il viso e le disse:

-“Anch’io ti amo. Stai tranquilla… restiamo ancora un po’ nel letto . Oggi è domenica.”

Lucia si avvicinò al suo corpo e con la testa appoggiata sul suo petto, continuò a parlargli:

-“Ho fatto un brutto sogno e volevo che tu sapessi quanto ti voglio bene.”

Giulio si commosse e poi le disse:

-“Sei la moglie migliore che potessi avere. Riesci a farmi passare il sonno anche alle sei del mattino!”

I due coniugi sorrisero insieme  e si abbracciarono … mentre Lucia e nel suo pensiero si ripeteva “Per fortuna era un sogno!”

Morale: Non è mai inopportuno manifestare il proprio bene a chi ami poiché l’occasione non potrebbe più ripresentarsi.

Una donna con la corteccia nel cuore.

Luisa era una donna tutta presa dal mondo esterno.

Sapeva che il suo impegno non le dava nulla ma lo usava per dimenticare.

I suoi sentimenti si sono seccati al sole della rudezza.

I suoi modi erano degli antichi lavoratori della terra.

Cercava la felicità ad occhi chiusi e a cuore bloccato.

Parlava molto per zittire l’anima.

La sua era ribelle ma incatenata.

Ringraziava soltanto se serviva perché aveva tanto credito dalla sua nascita che lo rendeva superfluo.

Sospettava di tutto… anche del sole che nasceva.

Voleva essere un uomo perché detestava la sua femminilità, causa dei mancati miracoli.

Oggi i suoi colori brillano diversamente…forse saranno utili per dimenticare il passato e rinascere come donna!

sabato 11 novembre 2023

La guerra? Una incoerenza infinita!

Si scrive e si parla tanto di uguaglianza, fratellanza, pace e giustizia nel mondo, ma nei dati di fatto, questi valori sono ignorati e spesso calpestati.

La verità è nei fatti. I ricchi del mondo  comandano e sfruttano i poveri, ovunque essi siano.

La guerra in Israele, la terra di Gesù, è un altare dove l’amore non esiste … è stato sacrificato all’odio e all’intolleranza che uccide donne, vecchi e bambini.

La guerra ricca in Ucraina e le guerre povere dell’Africa sono esempi che ridicolizzano tutti i trattati volti alla pace fra i popoli e al rispetto dei valori umani.
I migranti che scappano dal loro paese per fame o per guerra sono un “problema” per l’Europa … sono fonte di litigio per chi deve occuparsene.

Si dimentica che sono persone che hanno un cuore, che piangono, che soffrono e che hanno il diritto di esistere ed essere persone come noi.
Ipocrita chi polemizza stando comodo nella propria poltrona … chi non vuol vedere cosa sta succedendo fuori dal proprio giardino per qualunquismo o ignoranza.

Criminale chi si arricchisce sulla loro pelle e semina dolori.

Dov’è la civiltà evoluta del XXI secolo? A che serve la tecnologia avanzata e l’intelligenza artificiale se più di mezzo mondo muore di fame?

Cosa ci hanno insegnato poeti e Santi? Dove è finito il sacrificio di chi ha costruito le nostre libertà… quelle stesse libertà che oggi i prepotenti usano per prevaricare i deboli?

Anche il Papa non ha più voce in capitolo! 

Esistono i padroni delle vite che, vestiti del bianco dell’amore, ci fanno assistere alle processioni nere della morte.

Fermiamo questo mondo cattivo ed egoista perché continuando così l’apocalisse sarà inevitabile

venerdì 10 novembre 2023

Onora i tuoi Genitori

Al nonno tremavano le mani e quando mangiava capitava spesso che il cibo cascasse dal cucchiaio o che il bicchiere d’acqua si rovesciasse sul tavolo.

La figlia, innervosita dal dover frequentemente pulire il tavolo o raccoglie cibo da terra, decise di sistemare il nonno con un tavolino suo, separato dal resto della famiglia e dotarlo di una ciotola di legno per evitare la continua rottura dei piatti.

Anche il bicchiere era in legno a base ampia per facilitare la posa sul tavolo.

Un giorno, mentre cenavano, il nipotino del nonno pose una domanda:

-“Mamma, perché il nonno non mangia più con noi?”

La mamma, impacciata per l’impertinenza della domanda, cercò di dare una risposta evasiva.

-“Tesoro, il nonno sta più tranquillo mangiando al suo tavolo.”

Il bambino, molto dolcemente, rispose:

-“Quando sarò diventato grande anch’io dovrò preparare un tavolo solo per voi?

 Per evitare di sporcare la tovaglia?”

La mamma restò basita dalla risposta del piccolo. Si emozionò e si rese conto dell’assurda situazione che aveva creato.

Con gli occhi lucidi, si rivolse al bambino e disse:

-“Il nonno da domani mangerà sempre con noi.”

Da quel momento nessuno più notò che il nonno tremava e sporcava col cibo la tovaglia.

Morale: Ama e onora i tuoi genitori anche da vecchi, loro non si sono stancati di raccogliere i tuoi giocattoli da terra, ne di cambiarti i pannolini sporchi quando eri piccolo. Ti hanno amato per quello che eri nonostante i tuoi capricci e le tue debolezze.

giovedì 9 novembre 2023

La bicicletta

Carol, era una bambina che adorava andare in bicicletta.

I genitori, le avevano fatto questo dono a Natale.

Quando passava lei con la sua bici rossa, era come passasse un fulmine.

-“Non andare così veloce gli dicevano i genitori incitandola ad andare più piano“

Carol incurante delle loro preoccupazioni, si esaltava ancora di più sparendo addirittura dalla loro vista.

Quando la bambina diventò grande, trovò marito e si sposò.

I genitori furono felici di sapere la loro figlia nelle mani di Ettore, uomo pacato tutto il contrario di Carol e speravano, che l’uomo le facesse abbandonare l’idea della passione per la bicicletta.

Una sera, mentre cenavano, Carol parlando a suo marito, gli rivelò che le sarebbe piaciuto avere una bicicletta e che avrebbe voluto fare allenamenti per partecipare a gare agonistiche.

-“Ettore cosa nè pensi di questo mio progetto sospirò Carol?”

Non credi possa essere impegnativo ribadì suo marito e togliere tempo a noi come coppia.

Ettore, in cuor suo pensava già di far dono a sua moglie della tanto desiderata bicicletta, ma non proferì nessun’altra parola per non dar sospetto a Carol che l'avrebbe comprata.

Carol rimase interdetta delle parole del marito, preferì tacere piuttosto che dare risposte che avrebbero potuto alterare la serata.

Giunse il compleanno di Carol, Ettore svegliò sua moglie con un bacio e la portò in giardino dove l’attendeva una grande sorpresa.

Carol, non seppe contenere l’emozione che aveva nel cuore nel vedere il tanto desiderato regalo che il suo amato le aveva fatto 

"La bicicletta da corsa".

Dopo quel giorno Carol cominciò ad allenarsi, era così veloce e forte che nessun’altra donna aveva avuto la sua stessa caparbietà e determinazione nel dimostrare a se stessa e agli altri che avrebbe superato qualsiasi ostacolo pur di fare una gara ciclistica.

Pensò di iscriversi dopo qualche anno ad un’associazione che di tanto in tanto proponeva gare ciclistiche, la gente del posto conoscendola, non sperava nelle sue aspettative, anzi era riluttante nel pensare che ce l’avrebbe fatta ad arrivare al traguardo.

Dai cento partecipanti alla partenza, solo venti raggiunsero il traguardo Carol era una di loro.

Fu acclamata e accolta dai suoi concittadini come un’eroina.

mercoledì 8 novembre 2023

Amore genera Amore

Jane era una bimba affettuosa, legatissima a suo padre.

Il suo desiderio era quello di vederlo sorridere. 

Tutte le volte che lo vedeva allegro gli saltava tra le braccia per sentirne la forza e il calore.

Il suo papà era nato il 25 Dicembre,  il giorno in cui si festeggia la nascita di Gesù.

Per quel giorno Jane doveva pensare ad un dono specialissimo.

Suo padre aveva tutto  … cosa poteva inventarsi una bimba come lei.

Ebbe un’idea folgorante!

Acquistò una scatola, scrisse un biglietto e lo chiuse all’interno. 

Poi si procurò una carta dorata per avvolgere la scatola. 

Sigillò il suo dono con  un fiocco colorato con tanti cuoricini.

Un bigliettino esterno riportava:

“Per il mio bellissimo papà”.

Il regalo fu posto sotto l’albero di Natale in attesa del grande giorno.

Il destino agisce e non tiene conto delle ragioni umane, così, un incidente automobilistico tolse la vita a Jane pochi giorni prima di Natale.

Il padre non si convinceva di aver perso la figlia. Attese il giorno di Natale per aprire il regalo che lei aveva preparato.

Quel mattino, con il cuore in gola e le lacrime agl’occhi, aprì il suo regalo.

Sorprendentemente la scatola era vuota!

In fondo c’era un foglio ripiegato scritto per mano di sua figlia. 

Lentamente lo aprì.

-“Caro Papà, non sono riuscita a trovare un oggetto prezioso come te.

Però, ho qualcosa che ti farà molto piacere.

La scatola non è vuota!

Dentro ho messo tutti i miei baci per te! 

Ogni volta che sarai triste, apri questa scatola e prendine uno.

Io avrò la gioia di immaginarti sorridente.

Sono felice di avere il papà più bello del mondo.

Ti voglio tanto bene. 

La tua Jane.”

Quel ragalo fu la più bella idea che ebbe Jane. Fu ispirata dall’amore genuino ricevuto dai suoi genitori.

Morale: Si è capaci di Amare soltanto se siamo stati amati.