domenica 31 marzo 2024

La Pasqua inquinata






Oggi festeggiamo la Santa Pasqua, ma mi chiedo: veramente sentiamo e viviamo la pace che questa festa celebra?

Viviamo in un mondo dove ci sono guerre atroci, bambini che muoiono di fame per bombe che arrivano da cielo; ci sono mamme disperate che vedono scomparire i propri figli.

Il pianeta è diviso in due: i ricchi da una parte e i figli di nessuno, dall’altra.

Tra i ricchi si parla di civiltà, educazione, cultura e amore, mentre tra i poveri c’è solo tempo per non morire e di raffinare l’arte di arrangiarsi.

Ecco questa è la nostra Pasqua?

Vedo molta ipocrisia, tanto egoismo e nessun pensiero serio sul senso umano di questa ricorrenza.

In questi giorni si sono viste tante processioni che ricordavano la passione di Gesù, ogni anno svolte con molta teatralità e con sempre meno spirito intimo di religiosità. 

Queste occasioni sono diventate attrazioni turistiche e modi di incrementare l’economia attraverso il consumismo.

Ieri ho notato un “fratello” che appena terminato il “lavoro” della processione, con gli abiti sacri ancora addosso, sollevava una pila di cartoni pieni di pizza che portava a casa per festeggiare l’evento. Mentre camminava, sbuffava per la stanchezza accumulata.

Dio é amore ma come facciamo ad accoglierlo nei nostri cuori se tutto intorno c’è altro.

Dobbiamo tener spenta la tv per non sentir notizie di bombardamenti e femminicidi; dobbiamo far finta che tutto va bene e dimenticare che qualcuno cammina con un coltello o una pistola in tasca.

Forse per questo motivo un giovane, il giorno dopo del suo 18simo compleanno, fu trovato impiccato nella sua stanza in casa, avendo lasciato scritto su di un foglio:

“Vado via … questo mondo non mi piace più!”

Buona Pasqua

sabato 30 marzo 2024

Il segno del tempo

 


"Il profumo del pane appena sfornato mi riporta indietro nei ricordi, alla mia infanzia, quando mia nonna preparava prelibatezze nella sua cucina." 

All’epoca in cucina si usava il braciere per riscaldare la casa.


Tutti noi bambini ci raggruppavamo  davanti al calore dei carboni a mangiare quel tozzo di pane, la mente evoca di ricordi indimenticabili.


Ed è subito nostalgia!


Ma che ne sanno i ragazzi di oggi di tutto questo!

avranno la migliore tecnologia del mondo, ma non sapranno mai quanto era bello vivere la semplicità e l’amicizia  in strada, con gli amici del vicinato,  passata a giocare alle tre campane, a nascondino, a suonare i campanelli e scappare con la paura addosso per non farsi beccare.


Non esisteva neanche un minuto di noia.


L’estate, liberi da impegni scolastici, si trascorreva più tempo con gli amici, si tornava a casa solo per mangiare e quando gli adulti ti chiamavano dalle finestre, con il cuore in gola si salivano le scale, perché si era sempre in ritardo, le ginocchia sporche, sbucciate tenute rigorosamente nascoste perché era vietato farsi male.


“Se ti fai male ti do il resto” era l’ avvertimento più frequente delle mamme 

“ io ti ho fatto, io ti

distruggo ” e “vieni qui che non ti faccio niente”


Il profumo buono del piatto fumante a tavola che bisognava mangiare senza fare storie pure quando non ti piaceva e poi si ritornava ancora ai giochi e corse a perdifiato per le strade con gli amici di sempre.


Non era importante conoscersi, sapere il nome dei compagni di gioco, bastava stare bene insieme, non occorreva  altro, il resto si inventava.


Quanta spensieratezza…


Sono tempi che non torneranno più, ma che hanno lasciato in noi ragazzi di quel tempo, una traccia indelebile.


venerdì 29 marzo 2024

La luna del lombrico







La prima luna piena della primavera è detta “Luna del lombrico”.

I contadini raccontano che all’alba i lombrichi escono dal terreno spinti dal torpore della primavera appena iniziata.

La natura si sveglia e inizia il ciclo eterno delle quattro stagioni, si rimette in moto la giostra della vita.

Per l’essere umano, la luna del lombrico è estremamente romantica. 

Appare velata come il viso di una bella donna che si nasconde per timidezza agli occhi dell’innamorato.

L’ appannamento della luna, il romantico lo interpreta come soggezione d’amore, eclissi della ragione sul cuore.

Difatti, il sentimento non ha bisogno di spiegazioni … nasce spontaneo sospinto dall’ irrefrenabile pressione d’amore.

Nelle notti della luna del lombrico indugiamo a perdere lo sguardo nel cielo e ricordiamoci di vivere per essere consapevoli della bellezza del creato, ma soprattutto, di avere un’anima che vuole il suo spazio.

Fissando lo sguardo sulla luna, un brivido vi correrà sulla schiena, scorreranno nella mente, tutti quei ricordi che vi hanno visto maturare e vi hanno consentito di esprimere la vostra unicità nel creato.

giovedì 28 marzo 2024

Ti voglio bene

 





L’espressione “Ti voglio bene” è così permeante nell’anima che usarla impropriamente si trasforma in una lamina di coltello che allarga una ferita.

I giovani non conoscono il peso di queste tre parole e le usano come se offrissero un bicchiere d’acqua, senza pensarci troppo.

Purtroppo, le usano in modo leggero anche con chi non conosce l’amore, chi ha un cuore duro, chi non ha emozioni.

Dichiarare del bene a qualcuno è l’atto finale di un fiume di attenzioni, di un mare di sensibilità e delicatezza d’animo; è il risultato finale di un modo di relazionarsi.

Voler bene non basta dichiararlo, è necessario che si agisca per il bene. 

L’azione, però, vuole che si adottino i modi che si conciliano con il bene.

Questi modi non possono che essere i modi dell’amore e cioè quelli ispirati dalla gentilezza e dal rispetto.

Se veramente vuoi bene a qualcuno, il sorriso è la tua arma e se lui sbaglia, non servono processi, sentenze e punizioni.

Chi vuol bene comprende e aiuta a non ripetere gli errori. In quelle occasioni si diventa complici nel progetto di vita fondato sulla genuinità del sentimento.

Chi vuol bene non si aspetta nulla in cambio … è felice soltanto perché assiste al benessere dell’amato.

Quando si vuol bene veramente si affievolisce la volontà di dichiaralo poiché è così evidente che rende inutile qualsiasi parola.

Se qualcuno vi ripete continuamente di volervi bene…invitatelo al silenzio se non volete fargli capire che non ci credete.

mercoledì 27 marzo 2024

Il sole dentro






La purezza dell’anima traspare dal corpo di chi ama. 

Lo vedi dalla luce negli occhi, dal suono della voce, dal tocco delicato della mano.

Essere a contatto con i puri di cuore è un grandissimo dono perché ne rimani presa, incantata da una bellezza senza parole.

In questi casi, si sente l’amore che fluisce, attraversa i corpi, lo senti perché dentro qualcosa vibra, l’emozione diventa padrona della tua volontà.

Trovi qui il senso di vivere, l’importanza di una compagnia, la sorpresa della vita.

É chiaro che il mondo interiore è quello che fa di te una stella nonostante i limiti evidenti della presenza fisica.

Il buon Dio ci aiuta con il favore del tempo che passa. Niente resta immutato  e nel divenire che si scopre l’essenza dell’uomo. 

É nella precarietà del suo stato che prende spazio e valore il suo mondo interiore.

Quando ti senti triste, forse anche perseguitata o sfortunata, sappi che dentro di te é sempre tutto perfetto e ciò che ti fa sentire male, è soltanto l’effetto di una nuvola che sta attraversando il tuo cielo, e a momentaneamente oscurato il tuo sole.

martedì 26 marzo 2024

I romantici, una specie in estinzione


Essere romantici significa appartenere ad una categoria di persone che danno spazio all’anima nella vita di tutti i giorni.

Spesso vengono considerati “strani”, fuori dal mondo pratico, sospesi tra le nuvole della fantasia.

Per coloro che credono di essere “realisti” il giudizio sui romantici è abbastanza duro, gli aggettivi negativi e denigratori si moltiplicano. Questa reazione è giustificabile poiché il contrasto del mondo sensibile con il loro essere crea una inconsapevole rabbia che scaricano infierendo sul giudizio.

Il romantico con il suo spirito muove le stelle, parla al sole e alla luna, si allea con il vento; i suoi amici sono anche animali e oggetti inanimati. Trasferisce nel mondo che li circonda la propria passione, vivono la bellezza, sono empatici e quando aiutano, lo fanno con generosità.

I romantici si nutrono di emozioni, vogliono sentire vibrare dentro ciò che giunge attraverso gli occhi.

Per loro, una vita consumata a inseguire soltanto benessere materiale é una vita persa,l’agiatezza finalizzata a se stessa è un’opera incompiuta. 

L’essere umano assapora la vita soltanto quando si emoziona e per i romantici ogni attimo freddo é occasione di gioia mancata.

I romantici sono anche poeti; sono veri innamorati, principi del sentimento, vettori d’amore.

Purtroppo, la loro apparente irrazionalità tende ad escluderli da alcuni settori sociali, quei settori dove l’egoismo fa da padrone e dove si ignorano le virtù morali.

I romantici, come i saggi, sono eremiti, comunicano con il cuore, ma se il tuo cuore non armonizza con i sentimenti li vedrai assenti.

I romantici sono buoni dentro, pieni d’amore e non hanno bisogno di nulla, oltre alla serenità del proprio essere e al calore dell’emozione.

lunedì 25 marzo 2024

Aprire la mente e il cuore



Abbiamo l’impressione di essere al centro del mondo. 

Questa sensazione è certamente giustificata dal fatto che non riusciamo a immaginare il mondo senza la nostra presenza, così che qualsiasi cosa, prima che possa riferirsi ad altri, deve passare il filtro del nostro inevitabile egoismo.

Tra l’altro, non puoi vedere la pressione a cui sono sottoposti gli altri, questi ultimi, non possono vedere il dolore che stai provando. 

Questa è la realtà! che sia lavoro, famiglia, sentimenti, amici, dovremmo sforzarci di più per capire il punto di vista altrui; dovremmo provare più spesso a metterci nei panni degli altri.

Dovremmo Imparare a pensare in modo diverso, a comunicare in modo più chiaro, ad avere consapevolezza che il nostro pensiero può fallire a causa di fattori che non possiamo conoscere.

Dovremmo sforzarci ad uscire da noi stessi e provare a vederci “da fuori”.

É da tenere presente che tutti quelli che incontriamo stanno combattendo battaglie di cui non sappiamo assolutamente nulla.

Occorre empatia e rispetto per gli altri. Risparmiamo critiche e confronti inopportuni.

É necessario aprire la mente e il cuore perché questa disponibilità ci può condurre verso nuove e meravigliose destinazioni.

domenica 24 marzo 2024

Ricordando te


 


Pensavo che nulla potesse mancarmi.

Mi sbagliavo…!

Mi manca la frivolezza di un  tempo 

Mi manca la passione dell’abbraccio, l’ansia di rivederti.

Peccato che tutto sia maledettamente finito..tento di respingere quel dolore…. ripercorrendo, momenti indimenticabili trascorsi insieme.

Il tempo inesorabile passa ma non lenisce ferite.

È un dolore profondo che tutto ferma…

tutto diventa ovattato…,sospeso in modo irreale.

Ricordo ancora il tuo fiato sul collo … le labbra calde … i baci infiniti e … sogno ad occhi aperti.

Come era bella quella  tua spensieratezza, le tue risate, il piacere di raccontarsi.

Mi mancano i tuoi occhi pieni di gioia … quello sguardo fisso che arrivava fin dentro l’anima.

Mi mancano quelle tue mani che sapevano accarezzare e illuminare i miei pensieri,

Mi manca quello che non sei più e ora so che non potresti tornare indietro… sono costretta a perdermi nella fantasia di un film d’amore irreale.

Mi abbandono nella musica per ritrovarmi sola alla fine di ogni brano.

sabato 23 marzo 2024

Donne Vere













Quando parliamo di donne, attribuiamo caratteristiche associate alla femminilità, caratteristiche che includono grazia, gentilezza.


Tali caratteristiche, variano tra società e individui, e sono influenzati da molteplici fattori sociali e culturali in cui la donna vive.

Purtroppo, molte donne, forse per ignoranza culturale si definiscono “donne” ma non hanno nulla che le possa identificare tali.


Il linguaggio scurrile parla per loro.


Pensano che vestire abiti eleganti sia sufficiente per essere donna…no…si sbagliano!


Le donne “Vere” hanno qualcosa di speciale, innato nell’anima, quel qualcosa che le distingue dalle altre.


Sono ammirevoli le donne Vere,
queste vivono “fuori dagli schemi”,
fuori dalla massa, perché sbagliano e se ne assumono le responsabilità pagando di persona i loro errori.


È difficile capirle, quasi impossibile cambiarle.

Amano scegliere, mai il contrario 
e sono le prime a soffrire per i propri errori.


Quando ti capiterà di incontrare una donna

“Vera”, sappi che non sarà facile da conquistare, da ammaliare, da far innamorare; lei  preferisce dire la verità piuttosto che una bugia. 


Lei, non si accontenta della prima cosa che le capita cerca il meglio, l'impossibile, non vuole alternative, non le importa restare sola, preferisce una sana solitudine ad una falsa compagnia.


Le donne Vere fanno paura, ci vuole coraggio per amarle; sono capaci di esaminare ogni minimo particolare della persona.


Le donne Vere sono forti perché dalle loro lacrime, nascono sorrisi, sprigionano energia, creando luce.


Cercano soluzioni e soprattutto non deludono, non illudono, amano tutto indistintamente , l'importante che i sentimenti siano veri, perché dove ci sono bugie, loro si allontanano.


Le donne Vere sono preziose a chi le conosce, aiutano tutti, si svestono l'anima pur di aiutare, cantano, ridono  e non permettono a nessuno di ostacolare il loro percorso di vita.


Le donne Vere  esistono, non per tutti, ma soltanto per pochi...

venerdì 22 marzo 2024

La leggenda della lucciola



In una calda e afosa notte d'estate la piccola Gioia vagava nel buio del bosco alla ricerca della strada di casa; si era perduta poco prima dell'ora del tramonto dopo aver raccolto un cestino di fragole e mirtilli da regalare alla nonna.

Cercava disperata una qualche traccia che la potesse aiutare a ritrovare il sentiero del ritorno. Ma niente, neanche la luna poteva aiutarla, quella notte riposava dietro le nuvole.

Avvilita e stremata si accasciò al suolo e pianse rassegnata. Le sue lacrime caddero sulle ali di un piccolo insetto che amava volare, senza una meta precisa, nel buio della notte. Ma come ben sappiamo, o dovremmo sapere, l'amore supera ogni barriera, ogni ostacolo del reale e sconfina nella fiaba: quelle piccole gocce d'acqua donarono la luce al minuscolo animaletto.

La bambina seguì quel piccolo faro luminoso e ritornò a casa, con la gioia di chi ha scoperto un amico prezioso.

Era nata la lucciola, la luce che incanta ogni essere umano nel blu delle notti estive

giovedì 21 marzo 2024

Doni irriconoscibili



La fortuna spesso si presenta in abiti comuni ed è per questo motivo essa è irriconoscibile, a volte viene pure rigettata.

Un esempio, conoscere una persona gentile è un dono che ti viene elargito poiché questa persona può influire positivamente sulla tua vita e consentirti di iniziare un percorso virtuoso.

La fortuna ti ha fatto quel dono e non sempre ci si rende conto.

É importante che ogni dono si riconosca e poi si apprezzi perché quando giungono non arrivano mai da soli.

L’essere umano è istintivamente portato ad imitare i soggetti con cui interagisce e a fare propri i modi che osserva.

Basti pensare all’influenza sul linguaggio parlato, al condizionamento dei gusti, all’adottare le stesse movenze, a usare le stesse parole, quindi quando il caso ti fa incontrare una persona gentile, ritieniti fortunato.

Quella persona é quasi sempre intelligente perché comprende che con le buone maniere si ottiene ciò che si vuole senza fatica, anzi capita che i suoi desideri vengano anticipati.

Chi è gentile é anche sensibile, quindi è capace 
di toccarti l’anima, influendo positivamente anche sullo stato d’animo.

Ed ecco che i doni si moltiplicano.

Purtroppo, molti hanno il cuore bloccato e l’anima chiusa, trovano comodo lamentarsi e imprecare contro il destino malevolo, dimenticando di essere loro stessi i padroni della propria vita e i comandanti delle loro emozioni.

mercoledì 20 marzo 2024

Necessità per mancanza






Per anni, Maria discuteva e litigava con la sua mamma, ribadiva spesso che non la sopportava più, si sentiva controllata come se i suoi quarant’anni fossero stati inutilmente vissuti e fosse rimasta la bimba birichina della tenera età.

Sua madre viveva con lei, divideva e condizionava i suoi spazi in casa. 

Ormai molto anziana, la donna forte d’un tempo dipendeva da Maria, ma non aveva mai smesso di vederla come la sua bambina bisognosa di lei.

Per lei gli anni non erano passati e il ruolo di madre attenta, ansiosa, lo continuava a interpretare con autorevolezza.

In casa, echeggiavano ammonimenti e consigli con la frequenza delle piogge invernali:

“Maria, hai fatto ciò che ti ho detto?” 

“Maria, stai attenta quando esci!”

“Maria, non fare tardi!”

“Maria, anche oggi esci? Dove vai?”

Maria si era stancata. Sebbene fosse una donna libera si sentiva incatenata da un affetto materno che straboccava.

Chissà quante volte aveva pensato a una vita tranquilla accanto ad un uomo che l’amasse teneramente e riconosciuta dai suoi figli come una dolce e amorevole mamma.

La sua realtà era diversa, doveva combattere contro i suoi doveri per ricavare un pò di pace alla sua anima.

Giunse il giorno in cui la sua pressante madre dava i primi segni di avvio verso la destinazione a cui tutti saremo chiamati e improvvisamente, come un’ onda di mare che cancella in un sol colpo tutti i segni lasciati sulla sabbia, l’idea di non avere più la madre seppur autoritaria in casa la spaventò.

Ad un tratto capì che una presenza costante, considerata allora tanto fastidiosa, in quel momento le appariva quasi necessaria, come se fosse stata una naturale figura accompagnatrice nella vita di tutti i giorni.

Si ritrovò a pensare: “Come farò senza di lei? Mi sentirò sola?”. Le scese un sorprendente velo di tristezza.

A volte la vita è strana …ti fa vedere con occhi diversi le stesse situazioni e ti insegna che nulla succede per caso.

Un grande filosofo diceva che il valore delle cose lo scopri quando quelle cose le perdi e poi ne senti la mancanza.

martedì 19 marzo 2024

Emozionarsi per sentirsi vivi




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Quando ti emozioni, il tuo mondo interiore esplode, vibra ogni singola cellula del tuo corpo. 

Sei in uno stato in cui si realizza una magica sintesi del corpo con l’anima.

In quegli attimi la ragione va in vacanza e il cuore diventa padrone dei pensieri.

É straordinario osservare come il corpo reagisce!

Le mani tremano, il cuore accelera, la pelle si muove quasi a volersi aprire per far strada ai brividi che irrigano il corpo.

L’emozione non puoi comandarla!

Sei schiava di una condizione che ridicolizza la presunta serietà della persona, mettendo in secondo piano la superbia della razionalità.

Purtroppo, emozionarsi è riservato alle anime sensibili, quelle anime capaci di uscire momentaneamente dai propri corpi per affacciarsi in quello degli altri.

Alcuni questa predisposizione la chiamano empatia.

Si tratta di una educazione dell’anima ricevuta dall’amore, una qualità acquisita per aver vissuto in un clima d’amore.

I più sfortunati, non capiranno queste mie parole, perché sono chiusi dentro in un amorfismo senza consapevolezza.

L’emozione emerge quando si è innamorati del mondo che ti circonda e ogni suo dettaglio fa stupore.

Osservare due innamorati che si abbracciano, una mamma che vede il suo piccolo venirle incontro, due uccelli che litigano su un rametto, una mano che cerca la tua, un bimbo che piange …. sono occasioni in cui l’emozione ti ricorda dove devi trovare il senso del vivere. 

Non può essere che il Creatore abbia messo tanta opera in scena soltanto per la triste routine di tutti giorni

Impariamo a emozionarci e la vita, oltre ad allungarsi, si espande, oltrepassa i confini del proprio essere, portandoci in territori sempre nuovi e sorprendenti.

lunedì 18 marzo 2024

Un confronto impossibile



Due Fidanzati discutono tra di loro a riguardo di un argomento che li esalta.

Carlo dice: “Secondo te, chi è più importante: la mamma o il papà?”

“La madre! Perché ti porta nel suo grembo per 9 mesi.” Risponde Sandra.

“Il papà ti sostiene per il resto della vita.. e non se ne fa accorgere!” replica Carlo.

“La mamma si assicura che tu non abbia fame...” aggiunge Sandra.

“Il padre ti insegna a non morire di fame, però!” ribatte Carlo.

“La madre ti porta sul petto...” (Sandra)

“Il padre ti porta sulla schiena e tu non lo vedi!” (Carlo)

“L'amore di una madre si conosce dalla nascita.” (Sandra)

“L'amore di un padre lo conosci quando diventi padre!” (Carlo)

“Una mamma... non ha prezzo!” (Sandra)

“Un altro papà non te lo dà nessuno!” (Carlo)

Alla fine i due ragazzi restarono per qualche attimo in silenzio. 

Ognuno di loro aveva capito che non aveva più senso continuare a sfidarsi per difendere due ruoli in famiglia importanti in ugual misura.

I genitori devono vivere in armonia tra di loro poiché devono creare il contesto sano in cui far crescere il loro figli. 

Devono favorire un clima d’amore per consentire una crescita emotiva. 

In famiglia non devono esistere i confronti, non devono esistere i giudizi sanzionatori.

Il papà che onora la mamma insegnerà al figlio a rispettare le donne e ad assumere i modi gentili.

La mamma che stima e rispetta il papà insegnerà alla figlia come comportarsi con gli uomini.

Affinché la famiglia possa trasmettere alle nuove generazioni i valori  fondamentali della vita, non devono mai mancare in essa l’equilibrio della ragione e il calore dei sentimenti.

domenica 17 marzo 2024

Amore come modo d’essere


Per molte persone l’amore è un affare privato, trovano senso soltanto se l’atto d’amore riguarda la sfera familiare.

Questo tipo di persone deve impegnarsi per  compiere azioni buone.

Il loro modi non sono spontanei, subiscono una revisione costante della ragione per assicurarsi che vengano interpretati nella loro logica.

Le potete riconoscere perché sono molto formali e trasmettono emozioni fredde, parlano preferibilmente di sé e dei fatti che li riguardano, non guardano quasi mai negli occhi.

Generalmente non sono empatiche, anzi suscitano un’apparente inspiegabile antipatia.

Se malauguratamente vi accompagnate con loro, accuserete noia e il tempo della loro compagnia sembrerà non passare mai.

Al contrario, le persone che amano non rendono esclusive le loro attenzioni … sono premurose e attente alle difficoltà degli altri.

Chi ama non è in grado di diversificare i propri comportamenti in base alla persona con cui si relazionano offrono aiuto e  lo fanno per amore, perché sono guidate dalla sensibilità interiore che le rende  speciali…naturalmente amabili.

Il loro discorsi contengono parole concilianti, usano un tono di voce profondo e sereno poiché comunicano attraverso l’anima.

Parlano poco … non perché non hanno nulla da dire, ma perché preferiscono ascoltare e riflettere.

Quando si ama si è compenetrati di un benessere interiore inspiegabile, nasce l’esigenza di condividere questo sentimento con il mondo.

sabato 16 marzo 2024

Al mio babbo in cielo


Gli anni sono fiori che germogliano come rose quando il cuore vibra di emozioni.

Babbo, oggi ho fatto un salto in cielo … ho raccolto un cesto di stelle tra le centinaia che si affrettavano a brillare.

Ho scelto le più luminose per illuminare i ricordi dei giorni felici … quando ero con te ed io ero la tua regina.

Non posso raccontarti del mio affanno di tutti i giorni per dirti quanto mi manchi.

Mi avevi abituata alla sorpresa del tuo amore. 

Mi portavi le rose che non erano soltanto fiori…erano grappoli di tenerezza … erano parole dolci che non trovavi nel tuo vocabolario.

Oh, come mi è ancora vivo il tuo sorriso! 

E quanta sicurezza mi davi!

Eri il mio gigante buono…il posto più sicuro dove nascondermi. 

Ora sei lassù, lontano da me e muto di consigli. 

So che non puoi tornare, ma puoi cercarmi nei sogni.

La notte, prima di addormentarmi, ti disegno nella mia mente mentre stringo quel cuscino pensando di abbracciarti, prima che la stanchezza abbassi il sipario della nostalgia di un tempo lontano e sempre presente nel mio cuore.

Buonanotte Babbo mio.

venerdì 15 marzo 2024

La saggezza dell’errore




Scusarsi non è sempre ammissione di errore, spesso è anche un modo per avere una buona considerazione della persona con cui si interagisce.

Nella maggior parte dei casi, chi si scusa è ricca dentro, é empatica con la gente e accompagna le parole con il sorriso.

Insomma, è una persona gentile d’animo, egli usa i modi dell’amore anche quando si relaziona con estranei, poiché il suo modo d’essere non dipende dagli altri, non è influenzabile.

Molti considerano l’atto di scusarsi come  segno di debolezza o di inadeguatezza alla situazione. Questo tipo di gente porta con sé strascichi di egoismo e una sottostante stupida mania di grandezza.

Altri personaggi usano l’atto di scusarsi come forma di adulazione, cercando di catturare simpatia o addirittura, pietà, escogitano una maniera  infantile per ottenere vantaggi.

Ammettere di non essere perfetti significa essere saggi, poiché la persona saggia sa che nessuno è infallibile…nessuno è immune all’errore.

Inoltre, l’errore aiuta a maturare e a formare l’esperienza necessaria per non ricadere e continuare a sbagliare.

Soltanto chi non fa nulla non sbaglia mai … e così non dovrà scusarsi.

giovedì 14 marzo 2024

Esiste l’anima?

Esiste l’anima? È una bella domanda che ha attraversato secoli di storia e di filosofia per giungere ad oggi ancora senza una risposta esauriente! 

L’anima viene spesso confusa con la mente. Il motivo è chiaro! scomparendo la mente scompare l’anima.

Io credo che l’anima, pur essendo intimamente legata al corpo in qualcosa che lo costringe a dipendere da lei, abbia una sua libertà negata. Molti filosofi ne parlano come prigioniera del corpo.

Basta guardare l’aspetto di un cadavere per capire chiaramente in che modo l’anima si assenta dal corpo! 

L’anima è qualcosa di impercettibile dal punto di vista della materia ma che manifesta se stessa in modo chiarissimo!

L’anima è la meraviglia delle meraviglie, una magia che riesce a creare un connubio perfetto tra la materia e lo spirito.

Siamo sicuri che essa esiste quando il corpo è vivo (animato), ci affidiamo al mistero dell’ultra-terreno quando lo abbandona.

Per questa sua perfezione, con la morte,  l’anima non può scomparire nel nulla.

Mi piace credere ad un’unica anima … l’anima del mondo dove tutte le anime si raccolgono in una pace eterna e sublime.

mercoledì 13 marzo 2024

Il segno del bacio



Claudia, una bimbetta di otto anni, uscendo dalla chiesa, pose una domanda inattesa al padre:

“Papà, perché il parroco quando ci siamo salutati mi ha baciato la fronte?”

“Tesoro, il bacio sulla fronte è un segno d’amore puro, il parroco ti ha voluto dire che ti vuole bene.”

La bambina tornò a chiedere:

“Se mi avesse baciato la guancia sarebbe stato diverso?”

“Sicuro! il bacio sulla guancia è affettuoso ma non lascia un segno forte.”

“Che significa un segno forte?” domandò perplessa la bimba.

“Si dice che dietro la fronte ci sia una ghiandola direttamente collegata all’anima per cui baciando la fronte si bacia l’anima e ciò crea una forte emozione. Questa ghiandola è nota col nome di Pineale ed è una sorta di punto di collegamento con la spiritualità umana.

Giunse la domanda maliziosa:

“Allora dimmi che valore ha baciare sulla bocca?”

“Beh, questo è un altro discorso!

Sulla bocca si baciano gli innamorati come segno di intimità che convolge anche il corpo.” rispose il padre.

“Papà, io ho visto baciare la mano anche che  significa?”

“Può significare onorare la persona con il rispetto, anticamente era un segno di sottomissione, nei tempi moderni, vorrebbe essere un gesto di galanteria verso una donna o di umiltà verso una personalità di grande umanità.

Come hai capito, il bacio deve lasciare un segno … lascia perfino la macchia di tradimento, come fece Giuda con Gesù!”

Claudia, sorniona, chiuse l’argomento dicendo:”Sono proprio curiosa di notare dove mi bacerà mamma stasera!”

martedì 12 marzo 2024

Una donna speciale

Anna fin da piccola manifestava un’intelligenza fuori dal comune, per questo il padre le insegnò lo studio della matematica, della geometria e dell’astronomia, ma soprattutto della filosofia. 

Diventata grande, usò la cultura come strumento per far del bene e migliorare gli animi delle persone.

Si entusiasmava quando riusciva a trasferire il suo sapere.

La vanità non le apparteneva. 

Parlava con tutti e usava parole semplici per farsi capire, lei diceva che le cose difficili da spiegare sono quelle di cui non si ha la chiarezza delle idee.

Era convinta che la cultura fosse un bene che dovesse appartenere a tutti e non soltanto ai pochi privilegiati che avevano la fortuna e i mezzi per studiare per questo motivo si rendeva disponibile con tutti.

Una volta una sua amica le chiese:

“Anna, come sei riuscita a sapere tanto su ogni cosa?”

Anna non voleva farsi grande o sapiente, rispose con il suo solito sorriso:

“Cara Cristiana, io ho usato tanta curiosità e man mano che conoscevo diventavo sempre più curiosa, così come fa un muratore che costruisce un muro, mettendo un mattone sull’altro, mi sono ritrovata a imparare tutto ciò che catturava la mia attenzione. 

La cosa bella è che non ho mai faticato a leggere e scoprire, anzi più conoscevo e più mi rendevo conto di quanto ancora ci fosse da conoscere.”

La sua abitudine di parlare con gente comune la rese molto popolare nel suo paese.

Incuriositi, giunsero i giornalisti a intervistarla e trovarono in lei tanta semplicità nell’esprimere pensieri profondi.

Con il tempo, tutta la gente iniziò a volerle bene e le rendeva onore.

Anche le autorità avevano trovato interessante coinvolgerla sulle questioni pubbliche. 

Purtroppo, la fama e il rispetto di cui Anna godeva, davano fastidio a molti invidiosi. 

La cultura e l’intelligenza di quella donna faceva paura.

Senza volerlo metteva in ombra i grandi luminari del suo tempo, ma la cosa più insopportabile era che si trattava di una donna capace di mettere in discussione la grandezza dell’uomo.

Accadde che una sera mentre tornava a casa, un uomo fuori senno  la investì e la uccise.

Nessuno mai credette che fu un incidente!

lunedì 11 marzo 2024

Essere madre



Essere madre significa esporsi al dolore di non sapere mai con sicurezza che si sta agendo nel miglior modo possibile nei confronti dei figli.

Ti rendi conto che dovresti rinnegare i tuoi difetti, chiuderli da qualche parte così che i tuoi figli non li vedono e poi non ti imitano.

I figli pur se sono tuoi, non ti appartengono … sono un prestito di Dio affidati alle tue cure per il tempo della loro maturazione.

Le mamme, però, non sono infallibili e coscienti di questo, accolgono l’impegno con la riserva di un aiuto dall’alto.

Dovrei insegnare mio figlio ad amare, supponendo che io abbia le competenze per farlo e soprattutto, che io abbia una sufficiente quantità conservata nel cuore.

Nelle mie iniziative, spesso mi affido all’istinto e a quel poco di saggezza ereditata dai miei genitori.

Non so se faccio bene, ma mi riprometto di migliorare per passi successivi, regolandomi sulle quantità di gioie che induco e di riflesso, su quelle che ottengo in risposta.

I figli vanno per il loro destino lungo un tratto di strada sterrata appena utilizzabile, preparata dai genitori.

Un giorno lasceremo a loro il compito di continuare perché il lavoro di crescere ed educare non finisce mai.

Tu, figlio mio, perdonami se il mio compito non è stato svolto perfettamente. 

Ho tentato di farlo… ci ho messo tanta buona volontà. 

Se oggi mi sorridi e sei diventato un uomo, il merito non è stato tutto mio. 

Il Signore in cielo ha usato le mie mani quando le ha viste



incerte e ha soffiato nella mia anima quel filo d’amore che mancava affinché potessi realizzare il mio capolavoro.

domenica 10 marzo 2024

Lettera di incompreso amore

Avevo il mio giardino e tu il mio giardiniere il motivo per cui il mio giorno aveva un senso.




Forse, non notavi la mia apprensione nel vederti contento di me

Mi occupavo della casa, dei figli, sempre pensando di avere un faro alle mie spalle che mi dava calore e sicurezza.

Non sempre sono riuscita a darti orgoglio … erano troppo poveri i miei mezzi.

Sai, tu eri molto più in alto di me ed era tremendamente difficile stupirti con la mia ingenuità.

Ora che sei andato via, quel faro si è spento e cammino a fatica tra le incertezze della vita.

Gli anni in più mi hanno portato saggezza e guardandomi indietro riconosco i miei errori.

Non riesco però a perdonarmi di non aver combattuto perché ti convincessi a restare con me. 

Non sapevo ciò che stavo perdendo, avevo gli occhi chiusi e tu non hai fatto nulla perché li aprissi.

La notte spesso mi sveglio e malinconicamente ripasso la mia mano in quella parte di letto vuoto … quasi per accarezzare un’immagine illusoria di un’antica presenza.

A volte, ti porto nei sogni dove tutto è possibile… anche cancellare il passato e ricevere un tuo sorriso in segno di un amore mai tramontato.

Al mattino mi sveglio presto e vado avanti con il mio lavoro e i miei affanni, sostenuta da una speranza senza credibilità.

Porto con me una borsa sempre piena di desideri  fiduciosa di vederli  un giorno realizzati.

Affido al vento questa mia lettera … chissà se sussurrando al tuo orecchio il mio nome, non ti faccia scorrere sulla pelle qualche brivido, complice delle mie emozioni.

Attendo il miracolo senza stancarmi … mentre mi perdo nel romanticismo senza limite.

Ciao Amore.