martedì 30 giugno 2020

Fuga all'infinito


Se il mondo non funziona, io faccio la rivoluzione... interiore - Roberta  Marzola

Nello stupore dell’amore e nell’incanto del sentire,
corriamo su due linee parallele in fuga verso l’infinito.

Si appendono note che danzano ubriacate di desiderio,
illuminate dai raggi di un sole impazzito di gelosia.

Povero vento!
Non ha forza per inseguirci
 e si accontenta di scompigliare i nostri capelli.

Portiamo con noi sogni rubati al mondo indifferente,
     mentre dormono tra i sorrisi le parole che un tempo ci conquistavano.
 
Anche la luna perde il suo equilibrio,
distratta dal nostro abbraccio infinito.

Le labbra si sfiorano
nel mormorio di due cuori
 e nell’assalto di una girandola di emozioni.


martedì 9 giugno 2020

Tu non sai




Tu non sai …
Ti racconterei mille cose di me che ancora non conosci.

Vorrei poter fare quello che mi è mancato in tutti questi anni persi nella solitudine.

Quante notti ho passato in bianco!

Avevo paura del buio.

Mi sono sentita morire.

Ho avuto la forza di dire a me stessa “forza puoi farcela!“ … non è nulla.

Oggi il mondo mi sembra così diverso.

Mi chiedo come sarebbe stato se non ti avessi conosciuto?
Ho perso tanti anni a rincorrere ideali che non c’erano e che la vita mi ha fatto riscoprire stando con te.

Ho assaporato il calore dell’abbraccio ... la delicatezza di una carezza.

E’ bello restare ammutolita con il mio viso sul tuo petto e sentirsi un eroina.

Tutta la vita ho sognato di avere tutta per me una famiglia serena, piena d'amore … quella ideale … quella che tutte le ragazze in età adolescenziale sognano di formare.

Ho creduto a tante bugie e ho vissuto con gente che non mi meritava.

Adesso la vita mi ha messo difronte a scelte difficili ma ho tutta la forza per non mollare e di decidere quello che è giusto per me.

Ti prometto Amore mio, sarò forte ... e tu sarai orgoglioso di me.  

domenica 7 giugno 2020

Il confine della coscienza

Immersa nei miei pensieri fantastici, quelli che ai più, appaiono tanto inutili, quanto strani, mi ritrovai a sfogliare le pagine di un libro che, a giudicare dallo stato della copertina e dal colore delle pagine, doveva essere molto vecchio.

Cercai la data di stampa e sorprendentemente lessi: 30 giugno 1968.
Una terribile ansia mi prese, e non avendo fatto caso al titolo, lo richiusi per guardare sul frontespizio, e vidi: 
“Percorso di una vita”.
Capirete, che l’ansia cominciava a trasformarsi in paura, appena la fugace lettura di poche frasi puntate a caso, mi fece intendere che si trattava della cronaca della mia vita.
Richiusi il libro immediatamente e alzai lo sguardo intorno a me.
Solo allora, notai che ero in un luogo pieno di libri di varie dimensioni, alcuni erano molto sottili, forse con la sola copertina, altri apparivano come grossi tomi impolverati.
Ripresi coraggio e tentai di sfogliare la parte finale del mio libro, qui ebbi una delusione, le pagine se pur vecchie, erano vuote.
Capii che non mi era possibile leggere con gli occhi del presente.
Infatti, quando tentavo di fissare lo sguardo sui quei fogli, vedevo solo pagine bianche, mentre quando lo distoglievo, quelle stesse pagine si riempivano di frasi.
Era la mia coscienza, il confine tra il presente e il futuro.